nell’immagine una fotografia di Luca Campigotto – Teatri di guerra
Proverbio del giorno
Chi vive di prestiti, ti cerca per chiederti un altro prestito, non per renderti ciò che gli hai prestato. (Uganda)
Cominciamo La Giornata Pregando
Gesù, tu sei la luce che brilla nella notte del mondo. Noi ti attendiamo nella speranza e desideriamo incontrarti presto faccia a faccia, perché tu sei il Dio misericordioso e fedele che viene a giudicare sull’amore, per instaurare il tuo regno d’amore ineffabile. Vieni Signore Gesù, sposo dell’umanità e rendi le nostre famiglie sempre vigili e in attesa della tua venuta. Amen.
GIOVANNI DELLA CROCE
Nato nel 1540 ad Avila, rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all’altro, mentre completava gli studi. Vestito l’abito dei Carmelitani e ordinato prete, nel 1567 si incontrò con S. Teresa che aveva ottenuto il permesso per la fondazione di due conventi di Carmelitani contemplativi (poi detti Scalzi). Nel 1568 fece parte del primo nucleo di riformati e gli furono affidati vari incarichi. Erroneamente incolpato e incarcerato per un incidente in monastero, fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie. Morì a 49 anni nel 1591 a Ubeda
Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 11,11-15)
In quel tempo Gesù disse alla folla: «In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda».
Riflessione del giorno (I racconti degli Hassidim)
Un contadino povero, nel rincasare la sera tardi dal mercato, si accorse di non avere con sé il suo libro di preghiere. Al suo carro si era staccata una ruota in mezzo al bosco ed egli era angustiato al pensiero che la giornata finisse senza aver recitato le preghiere. Allora pregò in questo modo: “Ho commesso una grave sciocchezza, Signore. Sono partito di casa questa mattina senza il mio libro di preghiere e ho così poca memoria che senza di esso non riesco a formulare neppure un’orazione. Ma ecco che cosa farò: reciterò molto lentamente tutto l’alfabeto cinque volte e tu, che conosci ogni preghiera, potrai mettere insieme le lettere in modo da formare le preghiere che non riesco a ricordare”. Disse allora il Signore ai suoi angeli: “Di tutte le preghiere che oggi ho sentito, questa è senz’altro la più bella, perché è nata da un cuore semplice e sincero”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti i dipendenti e i volontari del Patronato S. Vincenzo