Riflessione del giorno

giovedì 14 marzo ’19

By Patronato S. Vincenzo

March 13, 2019

 

 

nell’immagine un dipinto di Kristian Zahrtmann

 

 

Proverbio del Giorno (proverbi latini)

AMICUM SECRETO ADMONE, PALAM LAUDA – (Ammonisci l’amico in segreto, lodalo in pubblico)

 

Iniziamo la Giornata Pregando (San Giovanni Damasceno)

Sono davanti alle porte della tua chiesa, e non mi libero dai cattivi pensieri. Ma tu, o Cristo, che hai giustificato il pubblicano, che hai avuto compassione dell’adultera, e hai aperto al ladrone le porte del Paradiso, aprimi il tesoro della tua bontà e poiché mi avvicino e ti tocco, accoglimi come la peccatrice e l’inferma che hai guarito. Infatti questa, avendo toccato il lembo del tuo vestito, riebbe la salute; e quella, avendo abbracciato i tuoi piedi incontaminati, ottenne il perdono dei peccati. Amen

 

Tommaso Vives

inviato a Tunisi per redimere gli schiavi dei saraceni, nel nome di Cristo soffrì numerosi tormenti. Rinchiuso in carcere vi passò 5 anni finché condotto al supplizio fu lapidato mentre in orazione contemplava la visione del cielo e rifulse nelle aule celesti per la divina carità.

 

La Parola di Dio del giorno (Mt 7,7-12)

Gesù disse ai discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

 

BREVE COMMENTO AL VANGELO

In questo Vangelo il Signore, con l’ultima frase, ci dice: cominciate voi, cominciate a rendere questo mondo un po’ più umano, comportatevi come fratelli, aiutatevi l’un l’altro, imparate a vivere: e dopo che avremo reso perfetto questo mondo ci sarà ancora qualcosa che il Signore saprà donarci, con cui saprà sorprenderci mostrando un amore infinito, che nemmeno avremmo osato sperare.

 

La Riflessione del Giorno (Chesterton)

“Noi scegliamo i nostri amici e i nostri nemici; Dio invece sceglie il nostro vicino di casa. Ecco perché le antiche religioni e l’antica lingua delle scritture davano prova saggezza quando parlavano non del dovere dell’uomo verso l’umanità, ma del dovere dell’uomo verso il suo vicino. Il dovere verso l’umanità può assumere la forma di una scelta personale o addirittura piacevole: possiamo lottare per la causa della Pace internazionale perché amiamo molto lottare. Il più atroce martirio, l’esperienza più ripugnante possono essere il risultato di una scelta o di una sorta di inclinazione, possiamo essere fatta in maniera tale da amare i folli o avere uno speciale interesse per la lebbra. Possiamo amare i neri perché sono neri o i socialisti tedeschi perché sono pedanti. Ma dobbiamo amare il nostro vicino perché è lì, perché il campione di umanità che ci è capitato in sorte. Egli è tutti proprio perché potrebbe essere chiunque. È un simbolo perché è un caso”.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché la pratica del digiuno generi una più autentica carità verso i bisognosi

 

Don’t forget! PROTAGONISTI DELLA CARITÀ:

 

MARCELLO CANDIA

 

Terzo dei cinque figli di Camillo Candia, industriale dell’acido carbonico, e Luigia Mussato, MARCELLO CANDIA nacque il 27 luglio 1916 a Portici in provincia di Napoli, dove la famiglia si era trasferita per ragioni di lavoro del padre. Il 7 febbraio 1933 perse la madre, che aveva insegnato a lui e ai figli, una volta tornati a Milano, ad occuparsi dei più poveri. Sotto la guida del padre, iniziò a lavorare presso la fabbrica di cui lui era proprietario. Nel 1939 ottenne il dottorato in Chimica e nel 1943 si laureò in Scienze biologiche e in Farmacia. Negli anni della 2 guerra mondiale s’impegnò in tutta una serie d’iniziative benefiche, culminate nello slancio verso le missioni e nella decisione di partire lui stesso, a seguito di un viaggio a Macapá, in Brasile, con la guida di monsignor Aristide Pirovano del PIME. Venduta la fabbrica e provveduto a sistemare i suoi lavoratori, il dottor Candia ricevette il crocifisso come missionario da monsignor Pirovano, nel frattempo divenuto superiore del PIME, e si stabilì a Macapá il 28 giugno 1965. L’Ospedale S. Camillo e S. Luigi, costruito a partire dal 1961 e inaugurato nel 1969, è solo la prima di una lunga serie di strutture, la cui gestione, dopo l’avvio, venne sempre affidata a religiosi. Celibe per scelta, il dottor Candia si trasferì al centro per lebbrosi di Marituba, che lasciò poco dopo aver scoperto di avere un cancro alla pelle, ormai esteso ai polmoni e al fegato. Morì a Milano, presso la Clinica San Pio X, il 31 agosto 1983; aveva 67 anni. Il suo processo di beatificazione si è svolto nella diocesi di Milano dal 12 gennaio 1991 all’8 febbraio 1994. L’8 luglio 2014 papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile. Le sue spoglie mortali riposano presso la parrocchia dei SS. Angeli Custodi a Milano, a sinistra dell’altare maggiore.