XXXII settimana Tempo Ordinario
Aforisma di Gilbert K. Chesterton
“Dovremmo interessarci al lato più nascosto e reale di un uomo, in cui risiedono non i vizi che mostra, ma le virtù che non può mostrare.”
Preghiera
Dio onnipotente e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli.
Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».».
Riflessione dai fioretti di S. Francesco
In un’occasione c’era un lebbroso che si mostrava impaziente e insopportabile proprio in una struttura in cui operava S. Francesco con alcuni frati. Quest’uomo si riteneva che fosse invasato dal demonio. In particolare aggrediva con espressioni molto volgari e violente chiunque provava a fargli assistenza. Non solo: bestemmiava in continuazione Cristo e la Madonna.
I frati erano stremati da quei comportamenti e pensarono di abbandonare quell’ammalato. Ma prima di farlo ne vollero parlare con Francesco. Francesco, informato dal caso, si recò dal lebbroso e lo salutò dicendo: “Iddio ti dia pace, fratello mio carissimo”. Rispose il lebbroso, rimbrottando: “E che pace posso io avere da Dio, che m’ha tolto pace e ogni bene, e mi ha fatto tutto marcio e puzzolente?”. Francesco replicò così: “Abbi pazienza, perché le infermità dei corpi ci sono date da Dio in questo mondo per salute della anima.
Ma questo accade quando tali infermità sono portate in pace”. L’infermo, a quel punto, volle sapere di più. E chiese a Francesco come potesse vivere in pace una malattia così grave e fastidiosa, che lo stava affliggendo giorno e notte. E accusò i frati di non servirlo bene. Il santo di Assisi percepì la presenza demoniaca nelle sue parole e andò via, pregando in modo sommesso Dio. Fatta l’orazione ritornò dall’uomo e gli disse che lo avrebbe servito lui stesso. Qualsiasi cosa aveva bisogna poteva chiederla a Francesco.
A quel punto l’uomo si lasciò toccare dal santo. «E per divino miracolo, dove santo Francesco toccava colle sue sante mani, se ne andava la lebbra e rimaneva la carne del tutto sanata. E come cominciò la carne a sanarsi, così si cominciò a sanare l’anima». Il lebbroso, vedendosi in via di guarigione, cominciò a pentirsi dei suoi comportamenti perversi, dei suoi peccati e piangeva amaramente. Era in corso la purificazione della sua anima. Ripeteva: «Guai a me, che io sono degno dell’inferno per le villanie e ingiurie ch’ho fatte e dette ai frati, e per la impazienza e le bestemmie che io ho avute contro Dio».
Il tutto accompagnato da lunghi pianti: tutto questo durò per quindici giorni, durante i quali il suo corpo guariva sempre più. Francesco lasciò quell’ospedale ma “incontrò” nuovamente quell’uomo. Sanato nel corpo e nella mente, l’ormai ex lebbroso ebbe nuovi problemi di salute e morì nelle settimane successive. La sua anima apparve a S. Francesco, durante un’orazione, che lo riconobbe.
L’uomo, profetico, mentre volava in cielo disse a Francesco: «Io sono il lebbroso il quale Cristo benedetto sanò per i tuoi meriti, e oggi io vado alla vita eterna; di che io rendo grazie a Dio e a te. Benedetta sia l’anima e il corpo tuo e benedette le tue parole e le tue operazioni; poiché grazie a te molte anime si salveranno nel mondo». Dette queste parole l’anima dell’uomo salì verso il cielo e Francesco rimase consolato dall’opera buona che aveva compito.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.
Avvenne il 14 novembre…
1851 – Viene pubblicato il romanzo di Herman Melville Moby Dick.
1922 – La BBC inizia le trasmissioni radio nel Regno Unito.
1940 – La città di Coventry viene pesantemente bombardata dalla Luftwaffe.
1969 – La NASA lancia l’Apollo 12, seconda missione con uomini a bordo ad atterrare sulla Luna.
1982 – Lech Wałęsa, capo di Solidarność, viene rilasciato dopo undici mesi di internamento.
2017 – Zimbabwe: colpo di Stato militare contro il presidente Robert Mugabe
2021 – Valentino Rossi si ritira ufficialmente dalla Moto Gp