Riflessione del giorno

giovedì 15 ottobre ’15

By Patronato S. Vincenzo

October 14, 2015

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di S. Ambrogio)

Beato colui che la sapienza tiene per mano: voglia il cielo che la giustizia sostenga anche le mie opere e tenga la mia mano; che il Verbo di Dio mi sostenga, mi faccia entrare nella sua intimità, allontani lo spirito dell’errore, richiami lo spirito della salvezza e disponga che mi sia dato da mangiare! Il Verbo di Dio è il pane del cielo. Amen

Teresa di Gesù (d’Avila) Vergine e Dottore della Chiesa

Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent’anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare alla «conversione», a 39 anni. Nel Carmelo attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla contemplazione l’intensa attività di riforma dell’Ordine carmelitano. Dopo il monastero di Avila, si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell’intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582

La Parola di Dio del giorno

In quel tempo, Gesù disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. (Lc 11, 47-54)

La riflessione del Giorno (Vittorio Messori).

I cristiani sono da anni la comunità umana più perseguitata. I carnefici non sono solo dell’Islam ma anche di comunità ritenute miti, pacifiche, fraterne. La ferocia di alcune sette induiste gareggia con quelle musulmane e da qualche ramo buddista è in atto una persecuzione crescente. In certi settori ecclesiali c’è malcontento verso Papa Francesco, sospettato di reagire in modo timido alla mattanza di figli della Chiesa di cui è pastore. Ma il rimprovero non è giustificato: la prudenza della Chiesa coi tanti persecutori della storia ha come obiettivo di tutelare le pecorelle minacciate dai lupi, cercando di porre limite alla loro ferocia o con trattati o, almeno, non eccedendo con la protesta pubblica. Facili, edificanti, virtuose le altisonanti denunce al riparo delle mura vaticane. Non altrettanto benvenute per chi debba poi, in lontani Paesi, subirne le conseguenze.

Intenzione del giorno

Preghiamo per le persone consacrate: diano testimonianza che seguire Gesù Cristo, con cuore libero e ardente, al servizio dei fratelli, conduce alla vera gioia