nell’immagine un affresco di Giotto rappresentante la lavanda dei piedi (Cappella degli Scrovegni – Padova)
Frase del giorno (Giovedì santo)
Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore, nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati.
Iniziamo la Giornata Pregando (colletta)
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con Te e lo Spirito Santo…Amen
Ascoltiamo la Parola di Dio (Giovanni 6,35-40)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Riflessione Per Il Giorno
Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi giù in basso, non alzando mai la testa oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio, finché tutti abbiano capito nel mio il tuo Amore. Questa riflessione di Madeleine Delbrel ci rivela il significato della lavanda dei piedi. A quell’epoca si camminava a piedi su strade polverose, sporche e fangose, che rendevano i piedi, calzati da soli sandali, in condizioni immaginabili a fine giornata. La lavanda dei piedi era una caratteristica dell’ospitalità nel mondo antico, era un dovere dello schiavo verso il padrone, della moglie verso il marito, del figlio verso il padre e veniva effettuata con un catino apposito e con un “lention” (asciugatoio) che alla fine era divenuto una specie di divisa di chi serviva a tavola. Questa lavanda è una delle più grandi lezioni che Gesù dà ai suoi discepoli che egli invita a seguirlo sulla via della generosità totale nel donarsi, non solo verso le abituali figure, fino allora preminenti del padrone, del marito, del padre, ma anche verso tutti i fratelli nell’umanità.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i ragazzi che riceveranno la Prima Comunione e la Cresima in questo 2018.
Don’t forget!
19-04-2005: E’ eletto papa, al 4° scrutinio, il cardinale Joseph Ratzinger col nome di Benedetto XVI.
BEATO LUCA PASSI
Nato da nobile famiglia bergamasca, venne ordinato prete nel 1813. Nel 1815 entrò a far parte del collegio apostolico di Bergamo, che riuniva sacerdoti diocesani vincolati da speciale voto di obbedienza al vescovo e al papa. Con l’aiuto del fratello Marco (pure prete) nel 1815 diede vita alle opere di S. Raffaele e S. Dorotea, per l’educazione di fanciulli e giovani. L’iniziativa si diffuse dando origine a varie congregazioni. Il Passi era solito invitare allo zelo dicendo: “Chi non arde, non accende”. Si spense a Venezia il 18 aprile 1866