Riflessione del giorno

giovedì 19 febbraio ’15

By Patronato S. Vincenzo

February 18, 2015

Tempo di Quaresima        

 

MARTIRI DI PALESTINA

Commemorazione dei santi monaci e degli altri martiri che in Palestina per la fede di Cristo furono uccisi crudelmente dai Saraceni guidati da Mūndhīr III.

La Parola di Dio del giorno (Lc 9,22-25)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?

Il quadro della settimana  – 54° quadro della serie i “ 1000 dipinti più belli del mondo”

 

Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio 1395 – Roma 1455) frate domenicano detto Beato Angelico, è un grande pittore rinascimentale. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1982, già dopo la morte era stato chiamato Beato Angelico sia per l’emozionante religiosità delle sue opere che per le sue personali doti di umanità e umiltà. Fu il Vasari, nelle Vite ad aggiungere al suo nome l’aggettivo “Angelico”. Il frate domenicano cercò di saldare i nuovi principi rinascimentali, come la costruzione prospettica e l’attenzione alla figura umana, coi vecchi valori medievali, quali la funzione didattica dell’arte e il valore mistico della luce. Sono numerose le sue “Annunciazioni”, ma quella del Convento di S. Marco, nel corridoio nord al 1° piano, davanti alle scale, è una delle più famose del maestro e uno dei migliori esiti in assoluto su questo tema. Essa è ambientata sotto un portico che si affaccia su un giardino fiorito chiuso da palizzata (allusione all’hortus conclusus che simboleggia la verginità di Maria) oltre il quale si vede un boschetto di cipressi (da noi associati ai cimiteri, in realtà evocano riflessione, silenzio, ricerca interiore).

L’architettura è impostata a sobria eleganza, con robuste colonne la cui unica decorazione sono i capitelli, corinzi davanti e ionici ai lati: il punto di fuga prospettico coincide coincide con la finestra della stanza sul fondo, a suggerire che per cogliere il senso vero della realtà bisogna cercare oltre le apparenze. Solo due i personaggi: l’angelo e Maria posti lungo una diagonale che attraversa il porticato a sottolinearne la profondità. L’angelo dalle ali variopinte, è vestito di rosa, colore dell’aurora e della gioia (Rallegrati Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη…), ha le mani incrociate sul petto come Maria che gli sta di fronte, un gesto di sottomissione, rispetto, accoglienza e si inchina di fronte a colei che per grazia di Dio è la più alta di tutte le creature.

La Madonna, seduta su un semplice sgabello (simbolo di umiltà) guarda l’inviato celeste con trepidante meraviglia: è vestita di bianco con un mantello blu cielo (per realizzare il quale l’Angelico utilizzò la preziosa azzurrite con inserti in oro). Sulla base dell’affresco una scritta: «VIRGINIS INTACTAE CUM VENERIS ANTE FIGURAM PRETEREUNDO CAVE NE SILEATUR AVE» Passando davanti alla figura della Vergine Immacolata, stai attento di non dimenticare di dire l’Ave Maria. Il pittore conferisce alle figure misteriosa monumentalità e inserisce la scena in un’atmosfera di intensa spiritualità. Il risultato, indimenticabile, riesce a combinare il massimo della semplicità col massimo del coinvolgimento contemplativo.

Preghiera del giorno (Salmo 118, 57-64)

La mia sorte, ho detto, Signore, è custodire le tue parole. Con tutto il cuore ti ho supplicato, fammi grazia secondo la tua promessa. Ho scrutato le mie vie, ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti. Sono pronto e non voglio tardare a custodire i tuoi decreti. I lacci degli empi mi hanno avvinto, ma non ho dimenticato la tua legge. Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode per i tuoi giusti decreti. Sono amico di coloro che ti sono fedeli e osservano i tuoi precetti. Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami il tuo volere. .”

Intenzione del giorno

Preghiamo perché preti, religiosi e laici collaborino generosamente nella missione evangelizzatrice

E…don’t forget

E’ proprio il caso di dire “ci risiamo!”. In Argentina si riaffaccia lo spettro di un choc pari a quello dei tango bond: disoccupazione alle stelle, inflazione dilagante, situazione finanziaria esplosiva, con il peso che dalla parità con il dollaro è arrivato a quota 13. L’America Latina non riesce a liberarsi dai peggiori dei suoi mali: demagogia e approssimazione.