Riflessione del giorno

Giovedì 2 ottobre 2025

By Patronato S. Vincenzo

October 01, 2025

 

26. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 2 ottobre

1187 – Assedio di Gerusalemme: Saladino cattura Gerusalemme dopo 88 anni di regno crociato.

1870 – Plebiscito per l’annessione di Roma al Regno d’Italia, dopo la Presa di Roma

1889 – A Washington, si apre la prima conferenza degli Stati americani

1928 – Fondazione dell’Opus Dei da parte di Josemaría Escrivá de Balaguer

1937 – Nella Repubblica Dominicana ha inizio il Massacro degli haitiani: 20 / 30.000 morti uccisi

1944 – Olocausto: le truppe naziste pongono fine alla Rivolta di Varsavia

 

Aforisma dal Vangelo di Matteo cap. 28

“Sono giunta al punto di non soffrire più, perché ogni sofferenza patita per Dio è diventata dolcezza.”

 

Preghiera Colletta

O Dio, che con ineffabile provvidenza mandi i tuoi santi angeli perché siano nostri custodi, dona a noi, che ti supplichiamo, di essere sempre difesi dalla loro protezione e di godere in eterno della loro compagnia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di dio del giorno Matteo 18,1-5.10

I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

 

Riflessione 

Lamentazioni su Gaza di Giovanni Amico gli scritti (4.a parte)

Il libro biblico delle Lamentazioni ci aiuta a capire anche quello che sta succedendo a Gaza. Quel libro ricorda la distruzione di Gerusalemme, ma ricorda anche tutto il peccato da cui quell’evento è stato causato. I lamenti esprimono dolore per i colpiti e la desolazione presente, ma non semplificano troppo facilmente quella situazione, quasi ci fosse un solo colpevole e sia sufficiente condannarlo per venirne fuori. L’autore del libro infatti ha piena coscienza che gli eventi hanno radici in un passato molto lungo.

Consapevoli che la storia son si fa né con i “se”, né con i “ma”, questo esercizio serve a far capire quanto sia complessa una situazione che oggi in troppo tendono a semplificare con il risultato di rendere ancor più difficile la soluzione del problema. Chissà che queste “lamentazioni” ci aiutino a riflettere un po’ (le prime 9 “lamentazioni” le abbiamo già pubblicate). 

10) Se nel 1967 il mondo arabo non avesse preparato un attacco contro Israele che intuì il pericolo e per primo agì sconfiggendoli e giungendo alla conquista di Gerusalemme e alla occupazione di Gaza, ancora quelle terre sarebbero arabe: come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

11) Se gli israeliani, dopo l’occupazione di Gerusalemme e Gaza avvenute solo nel 1967, avessero trattato la popolazione araba rimasta nei territori occupati alla pari degli israeliani stessi, concedendo loro diritti, passaporti e garanzie, come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

12) Se gli arabi non avessero attaccato Israele nel 1973, forse Gaza sarebbe stata restituita agli arabi, come già avvenuto per il Sinai, e la striscia sarebbe stata libera: come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

13) Se l’OLP non si fosse costituito con il fine di distruggere lo Stato d’Israele e se Arafat non avesse aspettato di essere ormai vecchio, ad accettare l’esistenza di Israele, come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

14) Se i palestinesi, scoperta nel 1967 la loro identità distinta dagli altri arabi, non avessero iniziato a compiere attentati in qualsiasi parte del mondo, dovunque vi fossero ebrei, anche non israeliani e soprattutto civili, come alle Olimpiadi di Monaco (1972), come in Italia (attentati di Fiumicino del 1973 e 1985), come in altri luoghi della terra, come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

15) Se i palestinesi OLP non avessero tramato nel 1973 contro il re di Giordania (Settembre Nero) e non fossero stati espulsi dalla Giordania in Libano, se non avessero portato in quella nazione le loro armi e non avessero distrutto la convivenza democratica in Libano, provocando la crisi che ancora attraversa quel paese, come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti!

16) Se Israele avesse lavorato a una promozione economica e scolastica dei territori palestinesi, dopo i fatti del 1973, se avesse mostrato di volerne lo sviluppo e il loro ritorno progressivo all’autonomia, come sarebbe diversa la sorte di quella terra! Ahi, ahi, ahi, quanti crimini e quanto dolore allora e in conseguenza di quei fatti! (continua)

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché la complessità della storia passata e della realtà presente non scoraggino i popoli e gli uomini di buona volontà a mettere in atto tutti gli sforzi possibili per far cessare due guerre crudeli.

 

Don’t Forget! 6° CANTO 2.A PARTE

INCONTRO DI DANTE E VIRGILIO CON CIACCO 

Canto VI vv. 34-57