Riflessione del giorno

Giovedì 20 febbraio 2025

By Patronato S. Vincenzo

February 20, 2025

 

VI Settimana Tempo Ordinario

 

Avvenne il 20 febbraio…

1472 – Le Orcadi e le Shetlands vengono annesse al Regno di Scozia.

1798 – Papa Pio VI abbandona Roma, occupata dalle truppe francesi.

1872 – A New York viene inaugurato il Metropolitan Museum of Art.

1958 – Viene promulgata la Legge Merlin, che abolisce le case di tolleranza in Italia

1909 – Filippo Tommaso Marinetti pubblica il Manifesto del Futurismo.

1962 – Programma Mercury: John Glenn orbita attorno alla Terra per 4 ore e 55 minuti.

 

Aforisma dal libro del Siracide

“Una bocca amabile moltiplica gli amici, un linguaggio gentile attira i saluti. Siano in molti coloro che vivono in pace con te, ma i tuoi consiglieri uno su mille.”.

 

Preghiera

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Marco 8,27-33

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

 

Riflessione Frammenti di vita

Si sa che il calo delle vocazioni porta purtroppo anche alla chiusura di secolari monasteri e conventi. L’incaricato di sgomberare un convento vuoto, di fronte alla mole di lavoro che lo aspettava, chiese aiuto a gente di buona volontà. Ma siccome non sempre lo zelo si sposa col discernimento, pochi giorni dopo tra i rifiuti da mandare in discarica, il responsabile trovò di tutto: libri antichi, quadri devozionali e oggetti sacri compreso un crocifisso.

Che un oggetto così sacro finisse al macero gli parve sconveniente: perciò lo tolse dai rifiuti e dopo averlo ripulito si accorse che la croce era di legno nero e il crocifisso di un materiale bianco tipo plastica. Decise di portarlo al suo parroco che si accorse di avere in mano una preziosa croce in ebano e avorio che fece restaurare, incorniciare e mettere in sagrestia.

Il fatto mi è venuto in mente nei giorni della memoria sia della shoah sia delle foibe: contro chi nega che certi orrori siano avvenuti, tv e giornali hanno ripetuto in mille modi che: “Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo”. Giusto, ma a me è venuto in mente anche quel che è scritto nel profeta Geremia: “Il malvagio è colui che quando viene il bene, non lo vede” (Ger. 17).

Ed ho concluso che se la condanna degli orrori passati è doverosa, non basta però a evitare che l’orrore si ripeta. Bisogna anche educare noi stessi e gli altri a riconoscere il bene, a praticarlo, a custodirlo e trasmetterlo così da offrire ai giovani un’alternativa valida ed efficace alle condotte criminali.         

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per le popolazioni della regione di Gomà in Repubblica democratica del Congo che stanno subendo orribili stragi ad opera dei ribelli e dei soldati ruandesi che hanno invaso il paese.

 

Don’t Forget! Commento per immagini a “Frammenti di vita” di oggi

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.»

(Mt 13,44) Foto di OLMO FATTORINI.