Riflessione del giorno

Giovedì 20 gennaio 2022

By patronatoADM

January 19, 2022

 

2. settimana Tempo Ordinario

 

Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

“L’idea del “libero sviluppo della personalità” sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente”.

 

Preghiera del giorno di S. Ambrogio

Nella tribolazione, quando le lotte si scatenano intorno a noi e l’intimo è pervaso da paure, infuria nei cuori la tempesta e siamo immersi nella contraddizione, quando i nostri pensieri ondeggiano come l’onda del mare e nella profondità dell’animo nessuna forza spirituale sa placarli!

Allora solo la tua parola, o Cristo, che rimette i peccati, riesce a portare bonaccia. Annunzia, Signore Gesù, questa parola: la tua parola è medicina; la tua parola è raggio di sole; la tua parola è lavacro per la nostra impurità; la tua parola è acqua sorgente. Tu l’annunzi e la colpa viene lavata. Amen.

 

Santo del giorno

 

La Parola di Dio del giorno Marco 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.

Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.

Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

 

Riflessione del giorno

Non dimentichiamo il Myanmar

Le fonti della resistenza contro il regime militare in Myanmar (Birmania) hanno segnalato un nuovo massacro operato dai militari il 24-12-2021 a Hpruso, nello Stato orientale di Kayah, dove autoveicoli di una colonna in transito su una strada di grande comunicazione sono stati attaccati e poi bruciati e i passeggeri trucidati.

Sarebbero 38 i morti, tra cui un bambino e due operatori dell’organizzazione umanitari Save the Children che risultano dispersi. Un massacro portato a sangue freddo per le milizie locali Karenni, ma che le forze armate hanno giustificato per il mancato stop dei veicoli a un posto di blocco.

Nel Kayah quasi metà della popolazione è cristiana, per lo più cattolici. Il sottosegretario Onu per gli Aiuti umanitari, Martin Griffith si è detto “inorridito” e ha condannato “questo gravissimo incidente e gli attacchi contro civili nel Paese, proibiti in base al diritto umanitario internazionale”.

A conferma della brutalità della repressione militare, giorni fa la Bbc aveva confermato 4 uccisioni di massa di civili avvenute a luglio: 40 le vittime seppellite frettolosamente nella foresta.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Pregiamo per il Myanmar e per tutti i suoi cittadini perseguitati dal regime: perché ritrovino rispetto, pace e libertà.

 

Don’t Forget! Anno di S. Giuseppe