XX Settimana tempo Ordinario
Chopin – Notturno op. 9 n. 1 – Maurizio Pollini
S. PIO X
Giuseppe Sarto, vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale al papato col nome di Pio X. Come Papa afferma che la partecipazione ai SS. Misteri è la fonte prima e indispensabile alla vita cristiana; difende l’integrità della dottrina della fede, promuove la comunione eucaristica dei fanciulli, avvia la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupa della Questione romana e dell’Azione Cattolica, cura la formazione dei sacerdoti, fa elaborare un nuovo catechismo, favorisce il movimento biblico, promuove la riforma liturgica e il canto sacro
La Parola di Dio del giorno
Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re…disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali… Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». Mt 22,1-14
Il quadro della settimana – 25° quadro della serie: i 1000 quadri più belli del mondo
Ambrogio Lorenzetti (Siena 1290 ca – 1348) fu uno dei maestri della scuola senese del Trecento. Fratello minore di Pietro Lorenzetti e attivo dal 1319 al 1348, si distinse soprattutto per la forte componente allegorica e complessa simbologia delle sue opere mature e per la profonda umanità dei soggetti rappresentati e dei loro rapporti. La sua opera più famosa è l’Allegoria e gli Effetti del Buono e Cattivo Governo: tale ciclo di affreschi doveva ispirare l’operato dei governatori cittadini che si riunivano in queste sale ed è composto da 4 scene disposte lungo tutto il registro superiore di tre pareti di una stanza detta Sala del Consiglio dei Nove o della Pace. Le scene rappresentano: 1) l’allegoria del buon Governo 2) l’allegoria del cattivo governo, entrambe popolate da personaggi allegorici facilmente identificabili grazie a didascalie 3) gli effetti del buon governo in città (il nostro quadro) e in campagna 4) gli effetti del cattivo governo, dove si vede una città in rovina.
E’ il primo ciclo di pittura totalmente laico. L’affresco forma, insieme agli Effetti del Buon Governo in Campagna, un unico racconto. La città è dominata da una moltitudine di vie, piazze, palazzi, botteghe. Sono molti gli ornamenti, come le bifore, i tetti merlati, le mensole sagomate sotto i tetti, gli archi, le travi in legno, le piante e i fiori sulle terrazze…un lusso che solo il Buon Governo può assicurare. In alto a sinistra spuntano il campanile e la cupola del Duomo, simboli della città del tempo. La città è popolata da abitanti dediti all’artigianato, al commercio, all’attività edilizia. In primo piano vediamo una bottega di scarpe dove l’artigiano vende a un compratore col suo mulo: in alto muratori impegnati nella costruzione di un edificio e non manca il riferimento allo studio, come dimostra un signore in cattedra che insegna di fronte ad un uditorio attento. Ci sono anche attività non lavorative, come è logico aspettarsi in una città pacifica e florida. Una fanciulla a cavallo con la corona in testa si prepara al matrimonio e molto bello è il gruppo di danzatrici che si tengono per mano e ballano. La città è separata dalla campagna dalle mura ed è proprio in prossimità delle mura che la piazza si popola di quelle attività lavorative che più hanno legami con la campagna: in basso un pastore lascia la città per dirigersi in campagna insieme al gregge; in alto due muli carichi di balle di lana, altri con fascine, mentre due portano un cesto d’uova e un’anatra. La città rappresenta l’unione armonica delle 4 virtù civili (cardinali): Sapienza, Giustizia, Fortezza e Temperanza. In primo piano il motivo della danza allude al tema della Concordia, virtù indispensabile per la convivenza pacifica.
Preghiera del giorno (Preghiera)
O Dio, nostro Creatore, che hai cura di tutti e vuoi che gli uomini formino una sola famiglia e si trattino come fratelli e dividano nella giustizia i beni della terra, donaci il tuo Spirito perchè non ci chiudiamo in noi stessi, ma siamo aperti alle necessità altrui, per collaborare alla realizzazione di una società in cui l’uomo possa essere uomo. L’amore di Cristo sia l’esempio e la sorgente del nostro impegno. Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché sia estirpato il terrorismo da tutte le menti e i cuori e da ogni paese del mondo
Don’t forget! …Ricorda!
21/08: Compleanno di don Pietro Gatti. Auguri!
In questi giorni il terrorismo islamista sta producendo stragi e sofferenze a interi popoli: è bene ricordare che nel Corano da una parte si ordina: «Quando saran trascorsi i mesi sacri, uccidete gli idolatri dovunque li troviate, prendeteli, circondateli, appostateli, ovunque in imboscate. Se poi si convertono e compiono la Preghiera e pagano la Dècima, lasciateli andare, poiché Dio è indulgente, clemente». Ma in un altro passo si raccomanda: “Non vi sia costrizione nella Fede”