Iniziamo la giornata Pregando (Dall’imitazione di Cristo)
Dammi, Signore, la grazia di sapere ciò che è da sapersi, di amare ciò che è da amarsi, di lodare ciò che sommamente Ti piace, di stimare ciò che per Te è prezioso di biasimare ciò che è spregevole ai tuoi occhi. Fa’ che io giudichi secondo verità le cose sensibili e le cose spirituali; e soprattutto che io cerchi sempre di piacere alla tua santa volontà.
Daniele
l’ultimo dei 4 profeti maggiori, nato a Gerusalemme da famiglia nobile, fu deportato a Babilonia tra il 606-605 a.C. Qui fu scelto con altri tre giovani giudei (Anania, Azaria e Misaele) dal re colpito dalla sua intelligenza e rettitudine. A corte Daniele si distinse come oracolo e giudice giusto, ebbe visioni e operò segni grandiosi nel nome del suo Dio. Sopravvisse al crollo dell’impero neo-babilonese (539-38) e vide i primi anni del nuovo impero persiano prima della morte
La Parola di Dio del giorno (Matteo 13,10-17)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?». Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono!».
Riflessione Per Il Giorno (A. Saint Exupery))
Il sentiero scendeva a strapiombo sul mare. Era scoppiato il temporale e la notte brontolava, come un otre pieno. Io salivo con ostinazione verso l’alto, verso Dio, per chiedergli la spiegazione del suo silenzio. Ma in cima al monte scoprii solo un pesante blocco di granito. Pensai: Dio è immutabile, Dio è incorruttibile, come questo macigno! Poi, per non ricadere nella solitudine, pregai: Signore, dammi un segno del tuo amore. Ma il granito, gocciolante pioggia lucente, rimaneva immobile, impenetrabile. Signore, gli dissi, scorgendo un corvo sopra un albero vicino, io mi rendo conto che il silenzio si addice alla tua maestà. Tuttavia dammi un segno del tuo amore! Quando avrò terminato la mia preghiera, ordina a quel corvo di volare via. Allora io non sarò più solo al mondo, saprò che esisti accanto a me. Osservavo il corvo che rimase immobile. Allora ma prostrai davanti alla roccia e pregai: Signore, tu hai ragione. Non si addice alla tua maestà la sottomissione alle mie consegne. Poi tornando indietro, nel silenzio di Dio, alla mia disperazione subentrò una serenità inattesa. Per la prima volta avevo capito che la grandezza della preghiera consiste in questo, nel rimanere senza risposta e nel non essere un vile commercio. Avevo capito che l’amore inizia là, dove non si attende più alcun dono in cambio.
Intenzione del giorno
Preghiamo per chi è in vacanza e per chi non ci può andare, perché siano felici gli uni e gli altri
Don’t forget!
21/07/1992: muore don Ambrogio Fiami, prete del Patronato.
L’Africa che non ti aspetti 4°: la favolosa Nubia dei Faraoni neri.
fare un clic qui sotto
Africa che non ti aspetti 4° Nubia