Riflessione del giorno

Giovedì 22 maggio 2025

By Patronato S. Vincenzo

May 21, 2025

 

5. settimana di Pasqua

 

Avvenne il 22 maggio…

1176 – Un gruppo di nizariti, nei pressi di Aleppo, tenta di uccidere il sultano Saladino.

1906 – I fratelli Wright brevettano il loro aeroplano.

1939 – Germania e Italia firmano il Patto d’Acciaio.

1960 – Il Cile meridionale è colpito dal più grande terremoto mai registrato.

1972 – Ceylon adotta la nuova costituzione, cambia il nome in Sri Lanka; entra nel Commonwealth.

1978 – Italia: entra in vigore la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza (legge n. 194/78)

2024 – A Dublino l’Atalanta vince l’Europa League battendo 3-0 il Bayer Leverkusen.

 

Aforisma dal Vangelo

“Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.”

 

Santo del giorno

 

Preghiera Colletta

O Dio, che per tua grazia da peccatori ci fai giusti e da infelici ci rendi beati, compi in noi le tue opere e sostienici con i tuoi doni, perché a noi, giustificati per la fede, non manchi la forza della perseveranza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di Dio Giovanni 15,9-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».».

 

Riflessione di don Arturo Bellini su don Bepo

«Quelle anime che assecondano ogni impeto di rabbia da non tacere una parola pungente, quando pure la voce della coscienza lor dice di tacere, seguono esse la voce di Gesù? Quelli che non vengono alla Chiesa, che non lo ricevono nella S. Comunione se non quando una legge dell’udir la Messa di fatto lo costringe, e li costringe l’obbligo della Comunione Pasquale, seguono questi la voce del Buon Pastore?» Don Giuseppe Vavassori (omelia Buon Pastore). Il monito di don Bepo è forte.

Andare a Messa è una questione di cuore. Nella Messa, Gesù si fa vivo e presente in corpo, sangue, anima e divinità: è lì, con noi e si lascia mangiare da noi. Entra in noi in un rapporto strettissimo. Nel corso del tempo tanti santi hanno consigliato ai fedeli di accostarsi alla Messa non solo la domenica, ma anche nei giorni feriali. Il santo Curato d’Ars consigliava ai fedeli di andare a Messa tutti i giorni, per nutrirsi del corpo di Cristo, sempre in stato di grazia, dopo un’opportuna confessione, quando necessaria, anche se mai del tutto degni di riceverlo.

Aveva 5 anni Tommaso quando fu portato nel monastero di Montecassino per essere educato ed istruito. Era un fanciullo che nutriva grande devozione per la Madonna e per Gesù Eucaristia.  A 9 anni, durante una notte di tempesta (lampi e tuoni da fare spavento), il monaco che ne aveva cura lo cercò invano.

Infine lo trovò aggrappato al tabernacolo. “Tommaso, perché sei qui?”- gli chiese-. Il ragazzo rispose: “Padre Maestro, perdonami! Avevo tanta paura del temporale e voi mi avete detto tante volte che Gesù è la più grande difesa nostra, che Lui con un sol cenno della mano fa calmare le tempeste…”. Il monaco sorrise. Ma Tommaso divenuto sacerdote e domenicano, trasse sempre dal tabernacolo ispirazione per i suoi ineguagliabili inni alla Eucaristia.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché in un mondo che non crede più a nulla i cristiani non si stanchino di dare esempi concreti di vita buona a tutti.

 

Don’t forget! STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI

4.a parte: STORIA del PARAGUAY

 LE RIDUZIONI GESUITICHE in PARAGUAY

La grande forza delle riduzioni gesuitiche erano l’isolamento e la speciale organizzazione: la terra era proprietà comune, escludendo tutti i non-indiani, compresi gli impiegati spagnoli; la proprietà privata delle famiglie era ridotta al minimo: nutrimento, vestito e alloggio erano uguali per tutti. La direzione nel temporale e nello spirituale e la giurisdizione erano in mano ai missionari; per l’amministrazione temporale inferiore furono deputati organi scelti dal comune.

I prodotti superflui dell’agricoltura e allevamento del bestiame erano portati al mercato nelle città degli spagnoli per fare le provvisioni occorrenti di metalli, sale, ecc., e per poter pagare le contribuzioni, in sé esigue, alla corona. La pianta di ogni riduzione era sempre la stessa: al centro la piazza principale con chiesa, casa dei missionari, scuola, laboratori e magazzino comune. Di là partivano in tutte le direzioni le vie rettilinee lungo le quali erano costruite le case, di cui ogni famiglia era provvista.

La religione dominava la vita pubblica e la privata. Funzioni sacre iniziavano e concludevano la giornata. I giorni festivi erano celebrati con grande apparato, musica, canti sacri, dopo pranzo rappresentazioni teatrali sacre e profane. Così ogni riduzione formava una comunità compatta di indiani cristiani diretta dai missionari, secondo un’organizzazione teocratica e comunista.

Alcune imperfezioni, come l’esagerata tutela esercitata, spiegabile tenendo conto dei tempi, dello stato culturale degli indiani, del formalismo religioso esteriore e quello civile, già nel sec. XVIII furono esagerate dai nemici dei Gesuiti e poi riprese nel sec. XIX da scrittori protestanti come il Gothein e il Pfotenhauer. Ma nonostante i difetti, le riduzioni diedero ottimi risultati nel campo dell’educazione religiosa e morale, posta in prima linea, nel campo della stabilità dei popoli, della colonizzazione e della cultura.

Per la Spagna le riduzioni, nonostante la relativa indipendenza, non formavano uno stato a parte, ma erano membri dell’Impero coloniale. Simili riduzioni furono dai Gesuiti fondate nel corso dei sec. XVII e XVIII presso i Chiquitos, Chiriguani e Mojo della Bolivia, presso i Mayna sul fiume Maranon e presso gli Otomachio sul fiume Orinoco. In Brasile pure si trova il sistema delle riduzioni introdotto dai Gesuiti, specie nel nord del Maranhao, ove nei sec. XVII e XVIII furono stabilite fiorenti riduzioni.