Riflessione del giorno

Giovedì 24 novembre 2022

By patronatoADM

November 23, 2022

 

XXXIV Settimana Tempo Ordinario

 

Aforisma del giorno di Etty Hillesum

Lasciar del tutto libera una persona che si ama di fare la sua vita, è la cosa più difficile che ci sia.

 

Preghiera del giorno dal Salmo 119, 129-136 (18. parte)

Signore, meravigliosa è la tua alleanza, per questo le sono fedele. La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Apro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti. Volgiti a me e abbi misericordia, tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.

Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male. Salvami dall’oppressione dell’uomo e obbedirò ai tuoi precetti. Fa’ risplendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 21,20-28

Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia.

In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.

Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

 

Riflessione del giorno di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Non preoccupatevi che qualcuno possa prendere il vostro posto.  Nessun essere può prendere il posto di un altro. Ognuno ha il proprio posto nell’Universo, perché Dio ha fatto di ciascuno un essere unico, dotato di una vibrazione particolare. Sul piano fisico, certo, le persone ingiuste e disoneste possono riuscire a soppiantarne altre, ma sul piano spirituale questo è impossibile.

Il posto che Dio assegna a ognuno di noi è assolutamente quello che ciascuno merita. In questo campo vi è una giustizia assoluta.  Nessuna creatura ha la possibilità di prendere il posto di un’altra, ma ciascuna deve svilupparsi sino a raggiungere la perfezione che Dio a previsto per lei. 

Anche se altri hanno un ruolo più importante da svolgere, ogni creatura regna esattamente là dove si trova, perché è Dio che le ha assegnato quel posto. Con la sua vita, ogni creatura secerne una quintessenza di sé, e tale quintessenza le è propria. Nessuna altra creatura può sostituirsi a lei: essa resta unica e insostituibile per l’eternità.”

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Oggi preghiamo per i quasi 9 milioni di cattolici del Vietnam e per la chiesa vietnamita che è nata dal sangue e dalla testimonianza di tanti martiri.

 

Don’t Forget! Santi della carità

Così le cronache descrivono i suoi ultimi anni di vita: “Anziano e senza cariche in convento, girava per le strade a mendicare pane, vino e legna per i frati del convento, portando pesanti bisacce sulle spalle. Quando vi era qualche ospite o pellegrino in convento, lavava loro i piedi, li serviva a tavola ed era disponibile ad ogni umile servizio nella comunità. Con cuore e sentimenti fraterni serviva gli ammalati in tutte le loro esigenze”. “Non scrisse libri, non compose opere d’arte, non fu fondatore di movimenti, eppure fu un esempio per Mantova…

Con viscere di fraterno amore serviva agli infermi, non sdegnava di pulire con le sue mani anche i più immondi vincendo la naturale ripugnanza”. Morì a Mantova il 22-11-1486 con fama di santo. I Marchesi Gonzaga vollero fosse sepolto nel Mausoleo di famiglia. Sue reliquie furono conservate fino a tempi recenti nella Provincia Veneta dei Frati Minori, il corpo fu traslato nel 1909 nel Santuario di S. Antonio di Milano per volontà di San Pio X.