Riflessione del giorno

giovedì 26 marzo ’20

By Patronato S. Vincenzo

March 25, 2020

 

saggezza popolare – Cambogia

Se porterai pazienza in un momento di rabbia ti risparmierai cento giorni di lacrime (Cambogia)

 

iniziamo la giornata pregando

Padre nostro che sei nei cieli, ti ringrazio di averci dato tuo figlio, Gesù Cristo. Ti ringrazio di aver mandato i profeti che l’hanno annunciato, e gli apostoli che hanno testimoniato di lui. Ti prego, Signore, rendi salda la mia fede e concedimi occhi capaci di vedere la tua verità. Aiutami a cercare la tua volontà e non la gloria umana. Non permettere che io mi allontani da te.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 5,31-47

Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Parola del Signore.

 

 

il santo del giorno – S. Emanuele

La fama e anche la bellezza del nome di Emanuele non è legata ad un Santo, ma allo stesso Salvatore. Leggiamo infatti il Vangelo di Matteo, che dice, parlando della nascita del Bambino di Betlemme: « Tutto ciò avvenne affinché s’adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà detto Emanuele ». Il Profeta, a cui si richiama San Matteo, è il Profeta Isaia, il quale con queste parole luminose annunzia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà « rigettare il male e scegliere il bene». Ma che cosa vuol dire Emanuele? Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: vuol dire « Dio è con noi ». E perciò l’attributo tipico, completo e consolante del Messia, cioè del vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo.

Veramente, in ebraico tale termine suona Immanuel. I Settanta, nella loro versione della Bibbia, l’hanno trasformato in parola greca, modificandone leggermente il suono, traducendo cioè Emmanuel. E come Emanuele è diventato per i cristiani nome proprio, come altri attributi di Gesù. «Emmanuele » è infatti il titolo glorioso di Gesù soprattutto nella sua Resurrezione, nell’avvenimento che suggella e prova come « Dio sia con lui », e anche « con noi », con il popolo cioè dei redenti da quella Redenzione e dei credenti in quella Resurrezione. Perciò, più o meno consapevolmente, i genitori che impongono ad un figlio il nome di Emanuele, o ad una figlia quello di Emanuela, più che richiamarsi alla devozione di un Santo particolare, onorano Gesù con uno dei suoi più belli attributi, come accade anche per i nomi di Salvatore e di Crocifisso. Nonostante ciò, esiste anche un Sant’Emanuele, che la Chiesa festeggia oggi insieme con Sabino, Quadrato e Teodosio, in un gruppo di quaranta Martiri d’epoca incerta. La loro storia è presto detta. Pare che fossero originari dell’Oriente, e in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, che era Vescovo, venne allontanato dalla sua diocesi e diffidato di proseguire la sua opera. Egli seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte. Dietro il suo esempio, altri 39 cristiani, uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, si presentarono al governatore della provincia dichiarando la loro fede. Furono tormentati nella speranza di vederli apostatare, e poiché nessuno cedette, tutti furono messi a morte.

 

cosa accadde il 26/03…

Nel 1927 prende il via la prima Mille Miglia tra Brescia, Ferrara e Roma. Tre anni dopo, nel 1930, dal suo yacht Elettra ancorato a Genova, Guglielmo Marconi alle ore 11,03 accende le lampade del Municipio di Sydney tramite un segnale radio. Nel 1937 a Crystal City (in Texas), viene eretta una statua in onore del personaggio dei fumetti e dei cartoni animati Popeye (Braccio di ferro).

Nel 1942 giungono ad Auschwitz (Polonia) le prime donne deportate. Jonas Salk, nel 1953, annuncia la scoperta del vaccino antipolio. Nel 1995 entra in vigore il Trattato di Schengen. Nello stesso giorno del 1999 il Virus Melissa infetta l’intero sistema mondiale di posta elettronica. Nel 2000 Vladimir Putin viene eletto presidente della Russia. Nel 2012, per la prima volta, un uomo (James Cameron) raggiunge, in solitaria, il fondo della Fossa delle Marianne: il punto più profondo di tutti gli oceani.