Riflessione del giorno

giovedì 27 agosto ’20

By Patronato S. Vincenzo

August 26, 2020

XXI Settimana del tempo Ordinario

Proverbio del giorno 

Possiamo scegliere ciò che vogliamo seminare, ma saremo comunque obbligati a raccogliere solo ciò che abbiamo piantato. (Proverbi cinesi)

 

Iniziamo la Giornata Pregando

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore…

Monica. Nacque a Tagaste in Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la S. Scrittura. Madre di Agostino d’Ippona, fu determinante per la conversione del figlio: nella notte di Pasqua del 387 a Milano poté vedere Agostino battezzato. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con la madre, ricevendone conforto ed edificazione. Monica morì, a seguito di febbri alte, nel 387. 

 

Ascoltiamo La Parola di Dio Matteo 24,42-51

Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

 

Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita)

L’obbligo del lockdown dovuto al virus e durato mesi, la mancanza di prospettive (molti hanno perso il lavoro già precario) e la convivenza forzata…a volte fanno scoppiare conflitti fra gli ospiti. Siccome si è deciso che chi provoca litigi corre il rischio di essere espulso, molti hanno imparato a risolvere i problemi fuori del Patronato e a non farne parola con nessuno. Di recente però due africani non sono riusciti a nascondere una furiosa lite nella quale uno si è rimediato un occhio nero (nero su nero, nessuno si è accorto); l’altro una testata che gli ha fatto saltare i due incisivi dell’arcata superiore (bianco su nero…impossibile da nascondere). Il secondo, che non è cattivo, ma tende a cacciarsi in tutti i guai, ora non solo evita di sorridere, ma anche di farsi vedere; quando esce, porta sempre la mascherina, proprio lui con cui bisognava litigare per fargliela mettere. E da una quindicina di giorni evita persino di incontrare gli altri, cosa della quale si avvantaggia la pubblica convivenza. Il nostro ha già contattato un dentista, ma si spera che il dottore se la prenda comoda …Insomma questo piccolo episodio dimostra la verità che a volte “non tutto il male viene per nuocere”. 

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutte le mamme che soffrono a causa dei loro figli

 

Don’t Forget! 

Alessandro Fumagalli: Ufficiale al Merito della Repubblica, Cavaliere e Commendatore dell’Ordine di S. Silvestro Papa, Maestro del Lavoro ecc. Tutta la sua carriera lavorativa si è svolta nel settore grafico e stampa, prima presso la più importante azienda di stampa di Bergamo (IIAG) poi alla Litostampa come direttore generale. Erano gli anni 1960/’70, gli anni della ricostruzione, dello sviluppo e della crescita, anni del boom economico. Ha contribuito alla creazione del Corso scolastico di grafica e stampa presso il Patronato S. Vincenzo, procurando macchine e attrezzature tecniche, materiale di lavoro, accompagnando e aiutando gli studenti nella formazione tecnica e affiancandoli nella loro scelta occupazionale. Memorabili i suoi interventi, sempre schietti, sinceri e rispettosi delle idee di tutti, ma accalorati e appassionati quando avrebbe voluto fare sempre di più e di meglio per gli studenti, per i giovani specie per i più fragili o in difficoltà. Era anche l’uomo delle conoscenze e relazioni con gli Enti, Istituzioni pubbliche e Aziende private, che sapeva coinvolgere e attirare nelle varie iniziative sociali dove, per la sua formazione giovanile nelle Acli e di membro del Consiglio pastorale diocesano, sapeva mettere sempre al primo posto il bene del prossimo e della comunità. Il Patronato S. Vincenzo si unisce al cordoglio della famiglia nel riconoscente ricordo e nella preghiera per Alessandro Fumagalli, Maestro del Lavoro, Maestro di vita. 

IL RICORDO DELLA FAMIGLIA

Ci hai tenuto per mano nel tuo lungo cammino, ci hai tenuto per mano, perché era destino arrivare ai novant’anni ed oltre. Eri anima forte, lo sei sempre stato, eri anima forte, per volere del fato e della tua caparbietà che ti ha portato lontano. Sapevi far di tutto, operoso e geniale; sapevi far di tutto, senza alcun rivale, sul lavoro, in casa, in ogni posto ed ogni situazione. Conserviamo l’esempio delle cose che hai fatto, conserviamo l’esempio, in questo mondo matto, di una vita ben spesa dall’inizio alla fine. Ci hai insegnato a non tirarci indietro e, vincendo l’emozione, ricordaci di non tirarci indietro mai, senza alcuna eccezione, nel sociale, con gli amici, nel mondo e nel privato. Ci hai dato un bel modello di Fede e di Speranza; ci hai dato un bel modello contro ogni tua usanza, portando gran pazienza, lasciandoti accudire. E adesso, giunto il tempo di partire, insieme continueremo il viaggio. Ora che è giunto il tempo di partire troveremo il coraggio tenendoci per mano, come da bambini nelle gite della festa. 

i tuoi figli Tiziana, Antonella, Laura, Gianni e tua moglie Lucia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

nell’immagine un dipinto di Nikolai Astrup