Riflessione del giorno

giovedì 27 febbraio ’14

By Patronato S. Vincenzo

February 26, 2014

VII Settimana Tempo Ordinario

 

fotografia di Sebastiao Salgado 

 

 

S. GABRIELE dell’ADDOLORATA – RELIGIOSO

Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell’Azione cattolica

La Parola di Dio del giorno – Marco 9,41-50

Disse Gesù: ”Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Perché ciascuno sarà salato con il fuoco».

Riflessione Per Il Giorno – Pasquale Villari commentato da Ravasi

“Il male è contagioso come il bene, e l’oppressione, specialmente quella esercitata dalla camorra, corrompe l’oppresso e l’oppressore, e corrompe anche chi resta lungamente spettatore di questo stato di cose senza reagire con tutte le sue forze”. Scriveva nel 1875 (!) lo storico Pasquale Villari nelle sue Lettere meridionali, giudicando una situazione che è identica ancora ai nostri giorni, quasi il tempo si fosse fermato. Tre attori sono fatti salire sulla ribalta: oppresso, oppressore, spettatore. La forza del male è tale che, partendo dalla sorgente (l’oppressore), progressivamente inquina il fiume in cui si immette (l’oppresso), ma anche il terreno circostante (lo spettatore). La rete delle connivenze s’allarga, il regime del ricatto o del terrore stende il sudario di ingiustizia, violenza e morte, l’atmosfera mafiosa ammorba le anime e rende tutta la società complice del male. Perché il rischio di inquinamento delle coscienze, di declassamento dei valori morali, di acquiescenza diffusa alla corruzione è purtroppo universale. E se è vero che «Il male è contagioso come il bene», è altrettanto vero il contrario e cioè che: «Il bene è contagioso come il male».

Preghiera del giorno – Salmo 40

“Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Amen”

Intenzione del giorno

Preghiamo perché impariamo ad amare il bene più della nostra stessa vita

E…don’t forget

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