21. settimana tempo ordinario
Avvenne il 28 agosto…
430 – S. Agostino muore a Ippona, in Numidia
475 – Il generale germanico Flavio Oreste costringe l’imperatore romano d’occidente Giulio Nepote a scappare dalla sua capitale (Ravenna) e nomina al suo posto Romolo Augusto
489 – Teodorico re degli Ostrogoti, sconfigge Odoacre all’Isonzo e si fa strada in Italia
1963 – Martin Luther King Jr. tiene il famoso discorso del “I have a dream” davanti al Lincoln Memorial di Washington
1988 – In un’esibizione aerea a Ramstein (Germania Ovest), 3 aerei delle Frecce Tricolori si scontrano in volo e precipitano sul pubblico: 69 vittime.
Aforisma di S. Agostino
“Non uscire da te stesso, rientra in te: nell’intimo dell’uomo risiede la verità.”
Preghiera Colletta
Suscita sempre nella tua Chiesa, o Signore, lo spirito che animò il tuo vescovo Agostino, perché anche noi, assetati della vera sapienza, non ci stanchiamo di cercare te, fonte viva dell’eterno amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di dio Matteo 24,42-51
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Riflessione dagli scritti di s. agostino
Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Ma come invocare il mio Dio, il Dio mio Signore?
Invocarlo sarà comunque invitarlo dentro di me; ma esiste dentro di me un luogo, ove il mio Dio possa venire, ove possa venire dentro di me Dio, Dio, che creò il cielo e la terra? C’è davvero dentro di me, Signore Dio mio, qualcosa capace di comprenderti? Ti comprendono forse il cielo e la terra, che hai creato e in cui mi hai creato? Oppure, poiché senza di te nulla esisterebbe di quanto esiste, avviene che quanto esiste ti comprende?
E poiché anch’io esisto così, a che chiederti di venire dentro di me, mentre io non sarei, se tu non fossi in me? Non sono ancora nelle profondità degli inferi, sebbene tu sei anche là, e quando pure sarò disceso all’inferno, tu sei là.
Dunque io non sarei, Dio mio, non sarei affatto, se tu non fossi in me; o meglio, non sarei, se non fossi in te, poiché tutto da te, tutto per te, tutto in te. Sì, è così, Signore, è così. “Parlatemi del mio Dio; se non lo siete voi, ditemi qualcosa di lui”; e tutte le cerature esclamarono a gran voce: “È lui che ci fece”. Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro risposte, la loro bellezza”.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché la Chiesa possa crescere nella sapienza, nell’amore fraterno e nella fede, imitando l’esempio di Sant’Agostino e diventando essa stessa un dono di Dio ai fratelli.
Don’t Forget! I Luoghi di S. Agostino in Lombardia