17 Settimana del tempo ordinario
Proverbio del giorno (Biblico)
Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore.
Preghiera del giorno (Antica Preghiera scritta su un papiro)
Accogli le parole che dalla mia anima e dal mio cuore salgono a te, o ineffabile, che parli nel silenzio.
Ti supplico che io non mi inganni nella conoscenza della nostra natura più vera; chinati verso di me e rendimi forte ed io farò risplendere questa grazia sui miei fratelli che sono figli tuoi.
La mia anima appartiene allo Spirito Santo. Per questo credo e confesso la mia fede da cui ricevo luce e vita.
Sei degno di lode, o Padre; Il tuo servo vuol santificarsi con te, secondo la possibilità che tu gli hai dato.
A te la gloria, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
La Parola di Dio del giorno – Luca 10,38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.
Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Riflessione del giorno sull’amicizia
(Da “Domande Poste a me stessa, di Wisława Szymborska)
Qual è il contenuto del sorriso e d’una stretta di mano? Nel dare il benvenuto non sei mai lontana come a volte è lontano l’uomo dall’uomo quando dà un giudizio ostile a prima vista?
Ogni umana sorte apri come un libro, cercando emozione non nei suoi caratteri, non nell’edizione? Con certezza tutto, afferri della gente? Risposta evasiva la tua, insincera, uno scherzo da niente – i danni li hai calcolati? Irrealizzate amicizie, mondi ghiacciati.
Sai che l’amicizia va concreata come l’amore? C’è chi non ha retto il passo in questa dura fatica. E negli errori degli amici non c’era colpa tua? C’è chi si è lamentato e consigliato.
Quante le lacrime versate prima che tu portassi aiuto? Corresponsabile della felicità di millenni – forse ti è sfuggito il singolo minuto la lacrima, la smorfia sul viso? Non scansi mai l’altrui fatica?
Il bicchiere era sul tavolo e nessuno lo ha notato, finché non è caduto per un gesto distratto. Ma è tutto così semplice nei rapporti fra la gente?
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché coltiviamo il dono dell’amicizia, a immagine dei santi di oggi nei confronti di Gesù.
Don’t forget! Santi della Carità
Qui il 28 febbraio 1755 emise la sua Professione religiosa e prese il nome di Fra’ Egidio Maria di S. Giuseppe. Dal 1755 e fino al 1759, dimorò nel convento di Squinzano (Lecce) con l’incarico di cuoco della Fraternità.
Nel maggio 1759 Fr. Egidio Maria fu destinato a Napoli, dove resterà per 53 anni, cioè fino al giorno della morte, come cuoco, portinaio e questuante, con edificazione di tutti, particolarmente dei poveri, che numerosi accorrevano al Convento di Chiaia per ricevere da lui aiuto o una parola di conforto.
Egli consacrò tutte le sue energie al servizio degli ultimi e dei sofferenti, inserendosi nel tessuto sociale della città che, in quegli anni difficili, sperimentava forti tensioni sociali e scandalose forme di povertà.
Molti furono i prodigi che accompagnarono la missione di bene e di pacificazione di Fr. Egidio Maria, fino a meritargli in vita l’appellativo popolare di “Consolatore di Napoli”. “Amate Dio, amate Dio” ripeteva a quanti lo incontravano nel suo quotidiano e faticoso peregrinare per le strade della città.