4.a Settimana di Quaresima
il lucidatore di scarpe
S. RICCARDO DI CHICHESTER VESCOVO
Nato da modesti proprietari terrieri, fu uomo di carità e comprensione e sensibile alle sofferenze di malati e anziani. Si batté per il celibato del clero, l’amministrazione gratuita dei sacramenti e per celebrare la messa in condizioni dignitose. Si ammalò a Dover, mentre si adoperava per costruire una chiesa e poco dopo morì.
Parola di Dio del giorno (Lc 24,13-35)
Gesù disse ai Giudei: « Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; ma c’è un altro che mi rende testimonianza e so che la testimonianza che egli mi rende è verace….Il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato…Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?».
Riflessione Per Il Giorno – La generosità dei poveri La Paz, Bolivia 1994
in un ambiente in cui la rinuncia era condizione obbligata e il digiuno pratica quotidiana, l’arrivo della Quaresima era percepito come ritorno alla normalità dopo le esuberanze di carnevale….Ma bisognava pure dare un segno dell’eccezionalità del tempo che si stava vivendo: così alla Messa domenicale s’era deciso di mettere davanti all’altare una cesta per raccogliere gli alimenti destinati ai più poveri tra i poveri: poche patate, un po’ di pasta, alcuni pani, qualche frutta…all’offertorio ognuno usciva dai banchi e portava il suo dono. Quel giorno Alicia -che si stava preparando alla prima comunione- aveva deposto nella cesta la sua offerta: il pacchettino avvolto in carta di giornale era così minuscolo che qualcuno aveva riso. Lei c’era rimasta male: così alla fine della Messa la chiamai per ringraziarla e chiederle cosa contenesse il pacchetto: “Zucchero”. “Te l’ha dato la mamma?”. “No. E’ lo zucchero del thè del mattino che ho bevuto amaro per non venire a mani vuote”. Il menu abituale di Alicia era: a colazione, thè col
Preghiera del giorno (Inno di quaresima)
Quaresima è tempo santo: dopo Mosè e i Profeti anche il Signore del mondo aderì al rito antico. Sobrio sia il cibo, sobrio la parola; contro le insidie del male l’animo attento allo Spirito vigili i sensi inquieti. Grida e pianto si levino a placare la collera: a chi ti offese peccando, perdona, o dolce Padre. Noi siamo, pur se deboli, plasmati dalle tue mani: o Dio, non disconoscere l’opera tua mirabile. Assolvi dalle colpe, accresci il gusto del bene: a te, supremo Giudice, renditi grati per sempre. Amen
Intenzione del giorno
Preghiamo perché la fede in Dio, che fa nuove tutte le cose, ci renda liberi per aprirci senza paura all’avvenire e agli altri.
Don’t forget! …Ricorda! 03-03-1944: martirio di don Giuseppe Morosini.
« Detenuto a Regina Coeli dai tedeschi, incontrai don Giuseppe: usciva da un interrogatorio col volto grondante di sangue. Con le lacrime agli occhi gli espressi la mia solidarietà: si sforzò di sorridermi… Nei suoi occhi brillava la luce della fede. Benedisse il plotone di esecuzione dicendo: “Dio, perdona loro: non sanno quello che fanno”. Il ricordo di questo nobilissimo martire vive e vivrà sempre nell’animo mio ».
Sandro Pertini