nell’immagine un dipinto di Winslow Homer
Proverbio del giorno
Chi non vuol imparare a scrivere con il manico della penna, impari col manico della vanga.
Iniziamo la Giornata Pregando
In questo nuovo giorno vogliamo alzare il nostro sguardo verso di te, Signore nostro Dio, perché, guardandoti, la semina abbondante che ci hai affidato cresce e fruttifica. Fa’ che in questo giorno, con l’aiuto insostituibile del tuo Spirito Santo, cresciamo in santità e in obbedienza, e che piantiamo con te il seme della Buona Novella presso tutti gli uomini, nostri fratelli.
S. TOMMASO KHUONG
Di nobile famiglia Tonchinese, forse era figlio di un mandarino. Cristiano fin da piccolo, divenne poi sacerdote e terziario domenicano. Fu incarcerato più volte a causa della sua fede. Ormai già ottantenne, nel 1859, fu arrestato: il giudice tentò invano di fargli calpestare il Crocifisso e lo invitò invano a persuadere i suoi cristiani ad apostatare, ma si oppose e mentre si genufletteva per adorare la croce, gli fu troncata la testa: era il 30-01-1860.
Il sovraffollamento era tale che dovevano dormire in tre in una cuccetta, alle prese con i pidocchi e all’esposizione a malattie spesso fatali. I più coraggiosi, incuranti del pericolo di contagio e divieti, si recavano clandestinamente fuori dal blocco a portare i sacramenti ai prigionieri laici. Le violazioni delle regole li esponevano a gravi rischi: un Venerdì Santo i nazisti ne torturarono 60 con catene, provocando la morte di alcuni e l’invalidità degli altri. Costretti a celebrare con brandelli di stoffa, i prigionieri onorarono il loro sacerdozio, non rinunciarono all’adorazione eucaristica durante il lavoro nelle piantagioni alternandosi nel tenere in mano una scatola con dentro il Santissimo. Nonostante la fame e le condizioni igieniche disperate, rinunciarono spesso alle porzioni di cibo per far mangiare i più malati e difesero la cappella quando il comando nazista pensò di usarla per far posto a nuovi dormitori. Lorenzo Girardi su “La Civiltà Cattolica”: “La presenza dei sacerdoti, con le loro parole di incoraggiamento e gli atti di carità materiale costituiva la presenza di Dio in una situazione dove Dio sembrava assente”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i cristiani della Cina e per la loro non facile situazione.
La FONDAZIONE ANGELO CUSTODE nasce il 1-3-2007 sulla scia di una storia che comincia molto prima. Le tappe principali di questo percorso:
- Inizia l’attività l’Istituto medico pedagogico Angelo custode di Predore, voluto dalla Diocesi su iniziativa di Mons. Marco Farina, per la cura e l’assistenza di persone affette da disabilità fisiche, sensoriali e psichiche in età evolutiva.
- Viene aperto il primo Consultorio familiare diocesano con sede in Bergamo.
- Don Tullio Pelis realizza “Casa Betania” per disabili fisici o psichici gravi. La Casa famiglia ha 5 posti per la residenzialità e la Comunità alloggio ha 5 posti per l’accoglienza da 8 a 30 giorni.
- Si attiva un Servizio di formazione all’autonomia (SFA) rivolto a persone affette dai disturbi dell’autismo. Diocesi e Patronato S. V. sottoscrivono un protocollo di intenti con Provincia, Comune e ASL di Bergamo per la realizzazione di un “Progetto di intervento nel settore servizi socio-sanitari e socio-assistenziali rivolti a grave disabilità” che prevede la casa famiglia per disabili, la residenza sanitaria per disabili, il Centro diurno per disabili autistici e la piscina terapeutica.
- Si inaugura il Centro polifunzionale “Scala di Giacobbe” che comprende:
– Casa Famiglia Betania per disabili privi dell’assistenza familiare e a rischio di emarginazione
– Residenza sanitaria “Michael” per adulti con grave disabilità senza sostegni sul territorio
– Centro “Koinonia”- progetto autismo per adulti con sindrome autistica e disturbi comportamentali
– Piscina “Siloe” con caratteristica terapeutica rivolta alla disabilità.
- Si costituisce la rete di consultori familiari della Diocesi. Nasce a Bergamo il nuovo consultorio per problematiche dell’adolescenza e 4 consultori a Clusone, Calusco d’Adda, Trescore e Villongo.
2015: Entra a far parte della Fondazione una struttura extra-ospedaliera ad alta integrazione sanitaria per pazienti affetti da HIV/AIDS denominata “Casa alloggio Don Bepo”.
2018: “Scala di Giacobbe” si arricchisce di una nuova unità operativa per i minori con grave disabilità e fragilità denominata “Casa Amoris Laetitia”. Il servizio accoglie i minori sia in residenzialità che in diurnato con la possibilità di ospitare anche i genitori.
MISSION FONDAZIONE: operare per la promozione della vita umana e della famiglia con l’offerta di servizi sociosanitari rivolti alle persone che vivono condizioni di disabilità o fragilità sociale. La famiglia rappresenta un riferimento importante per l’azione della Fondazione che, oltre a strutture tipicamente sociosanitarie, gestisce una rete di Consultori familiari.
Presidente “Angelo Custode” Mons. Vittorio Nozza e Vice Presidente il dott. Giuseppe Giovanelli.