Giovedì della settimana santa
Giovedì santo
Dal Prefazio Messa in Cena Domini
“Sacerdote vero ed eterno, Gesù istituì il rito del sacrificio perenne; a Dio Padre per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di compiere l’offerta in sua memoria.
Il suo Corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo Sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa”.
Preghiera del giorno
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la S. Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio del giorno
Esodo 12, 1-8. 11-14; Salmo 115; 1Corinti 11, 23-26; Giovanni 13,1-15
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Riflessione del giorno
Oggi ricordiamo l’istituzione del sacerdozio e dell’Eucarestia, due gesti di Gesù profondamente legati tra di loro. Il gesto della lavanda dei piedi che Gesù compie sui discepoli si ispira a un dettaglio di ospitalità comune a molte culture orientali. Nell’A. T. Abramo insiste per lavare i piedi dei 3 viandanti che giungono alla sua tenda (Gn 18, 4) e tra i primi cristiani si lodavano coloro che avessero “praticato l’ospitalità, lavato i piedi ai santi” (1Tm 5, 10).
Però, in questo momento particolare della sua vita le parole del Maestro danno al gesto un significato più profondo. Ciò che il Signore chiede ai suoi discepoli è di lasciarsi lavare i piedi, così come chiede ai cristiani di lasciarci servire, di lasciarci salvare dal Figlio di Dio, senza meriti da parte nostra. La premessa di ogni impegno di vita cristiana è ricevere la salvezza, il perdono di Dio: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Il passo successivo è «lavare i piedi gli uni agli altri», che non è altro che una variante del che «vi amiate gli uni gli altri». In questo invito del Signore vediamo l’importanza di curare e accompagnare il cammino degli altri: i piedi, in effetti, servono per camminare, e sono immagine del nostro seguire Gesù. Lavare i piedi dei fratelli, quindi, vuol dire sentirci responsabili della loro fedeltà, servirli con gioia uno ad uno, “mettendo il nostro cuore per terra perché gli altri camminino sul soffice”.
C’è, anche, un’altra possibilità, non presentata in questo episodio, ma che possiamo prendere da un’altra pagina del Vangelo: lavare noi i piedi di Gesù. È l’episodio della donna che bagna i piedi del Signore con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli, li bacia e li unge con il profumo (Lc 7, 44-47). Gesù ha parole di elogio per la manifestazione di amore della peccatrice: «Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha amato molto». Il suo gesto può essere considerato come l’inizio del culto eucaristico che, questa notte, in modo speciale, verrà celebrato in tutte le chiese del mondo.
Intenzione di preghiera
Oggi che è il loro giorno, preghiamo per tutti i sacerdoti affinché non facciano mai mancare al popolo cristiano il pane di vita eterna dell’eucaristia e il servizio fraterno della lavanda dei piedi.
Don’t Forget!
Messa del Crisma: Questa mattina in Cattedrale il Vescovo con il presbiterio (cioè con tutti i preti) della diocesi celebra la S. Messa del Crisma nel corso della quale verranno benedetti gli oli santi (dei catecumeni, del crisma e degli infermi) che serviranno per i sacramenti e i preti rinnoveranno le loro promesse sacerdotali e di fedeltà al Vescovo.
Messa in cena Domini: ore 20,30 nella chiesa grande del Patronato S. V. in via Gavazzeni 3, Bergamo, celebrazione della Messa della Cena del Signore con lavanda dei pedi.
Santo del giorno