Riflessione del giorno

giovedì 6 giugno ’19

By Patronato S. Vincenzo

June 05, 2019

 

 

nell’immagine un dipinto di Ettore Tito

 

Proverbio del Giorno

Le grandi anime hanno volontà; le deboli solo desideri. (Cina)

 

Iniziamo la giornata pregando (S. Buonaventura)

Tu, Signore sei tutto per me: a Te io pensi, di Te parli, tutto operi a Tuo onore, a Te pervenga con umiltà e pace, con trasporto e diletto, con perseveranza e fervore, affinché in Te, mia fiducia, mia gioia, mia pace, io sempre viva con la mente e con il cuore. Amen

 

Norberto

è fondatore nel 1121, di un ordine monastico: i Premostratensi. Il nome viene dalla valle francese di Prémontré, dove il santo si era fermato insieme ad alcuni compagni. Norberto era nato in Germania, verso il 1080. Fece vita mondana, ma poi un evento lo sconvolse: un fulmine gli cadde vicino tramortendolo. Divenne prete, fondò l’ordine – che presto si diffuse in Europa e anche in Palestina – dal 1126 fu vescovo di Magdeburgo. Morì nel 1134 ed è santo dal 1582.

 

La Parola di Dio del giorno (Giovanni 17,20-26)

Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

 

Riflessione Per Il Giorno

(Anonimo del XIII sec: convito di Madonna povertà con Francesco e i frati)

Scendendo dal monte, Francesco e i frati condussero madonna Povertà nel luogo dove abitavano; era verso mezzogiorno. Preparata ogni cosa, la invitarono con insistenza a prendere cibo con loro. Ma ella disse: «Mostratemi prima il luogo della preghiera, il capitolo, il chiostro, il refettorio, la cucina, il dormitorio e la stalla, i bei sedili, le mense levigate e la vostra grande casa. Di tutto questo in verità non vedo nulla, ma vedo che siete allegri, giocondi, colmi di gioia, pieni di consolazione, come se foste in attesa di avere ogni cosa ad un semplice cenno». Ed essi le risposero: «Nostra signora e regina, noi tuoi servi siamo stanchi del lungo viaggio e tu stessa venendo con noi hai faticato non poco. Perciò, se sei d’accordo, per prima cosa mangeremo, poi, ristorati dal cibo, a un tuo cenno si farà ogni cosa». «Approvo quanto dite», rispose; «e allora portate dell’acqua per lavare le nostre mani e asciugatoi per asciugarle». E immediatamente quelli portarono un vaso di terracotta ridotto a metà–lì un vaso intero non c’era–, pieno d’acqua. Poi, abbassando le mani, guardavano qua e là, in cerca di un asciugatoio: e non trovandolo, uno di loro le offrì la tunica di cui era vestito, perché potesse asciugarsi le mani. Ella l’accolse con gratitudine, e nel suo cuore magnificava Dio, che l’aveva data come compagna a uomini di tanta virtù

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per don Glauco Grazioli prete novello della nostra diocesi.

 

Don’t forget!