Riflessione del giorno

Giovedì 6 luglio 2023

By patronatoADM

July 05, 2023

 

XIII settimana Tempo Ordinario

 

Aforisma di Blaise Pascal

“Diseur de bons mots, mauvais caractère (chi fa lo spiritoso a tutti i costi, nasconde un cattivo carattere).”

 

Preghiera Colletta

O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, dona ai tuoi fedeli una gioia santa, perché, liberati dalla schiavitù del peccato, godano della felicità eterna.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di dio del giorno MATTEO 10,1-7

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.

I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.

Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

 

Riflessione Martin Luther King

A volte abbiamo bisogno di sapere che il Signore è un Dio di giustizia: quando i giganti dormienti del­l’ingiustizia si levano sulla terra, abbiamo bisogno di sapere che vi è un Dio di potenza che può falciarli come l’erba e come l’erba verde lasciarli appassire. 

Quando i nostri più instancabili sforzi non riescono ad arrestare l’insorgente attacco dell’oppressione, abbiamo bisogno di sapere che in questo universo vi è un Dio la cui invincibile forza è un’adeguata antitesi della vile debolezza dell’uomo. Ma si danno casi in cui abbiamo bisogno di sapere che il nostro è un Dio di amore e di misericordia. 

Quando siamo sbattuti dai gelidi venti dell’avversità e percossi dalle furiose tempeste della delusione, e quando nella nostra follia e nel nostro peccato ci sviamo in qualche lontana terra di perdizione e siamo frustrati a causa di uno strano sentimento di nostalgia, allora abbiamo bisogno di sape­re che vi è Qualcuno che ci ama, che ha cura di noi, che ci comprende e ci darà un’altra possibilità. 

Quando i giorni si fanno bui e le notti tetre, noi possiamo essere riconoscenti perché il nostro Dio riunisce nella sua natura una sintesi creativa di amore e giustizia che ci condurrà, attraverso l’oscura valle della vita, fino ai luminosi sentieri della speranza e dell’adempi­mento.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Preghiamo perché cessino le violenze contro le donne troppo spesso vittime di una violenza assurda e immotivata.

 

Don’t Forget! Santi della carità

In città cominciarono a essere conosciute come le “signore dell’insegnamento”. Il 25-1-1851 emise la professione e nel marzo 1853 conseguì il diploma di maestra, così da poter assumere anche la direzione della scuola. Una delle sue compagne preferì ritirarsi in un convento di clausura, così che tutto il lavoro gravò sulla sua persona; a ogni modo sotto la sua direzione l’Istituzione conobbe uno straordinario sviluppo: le suore aumentavano di numero e perfezionavano la loro osservanza religiosa, il metodo d’insegnamento migliorò, come la disciplina, a vantaggio delle allieve.

Maria Anna Mogas decise di fondare un gruppo per suo conto e consigliata e aiutata dal Vescovo Antonio Claret si rivolse per l’insegnamento ai quartieri poveri e più bisognosi e riuscì ad aprire un collegio a Madrid. Ma le suore di Barcellona si opposero e non la riconobbero più come superiora. Ne scaturì una rottura fra le due Comunità e la formazione di due rami religiosi diversi: inutili furono i tentativi di riunificazione il che procurò molte sofferenze morali e fisiche alla fondatrice.

Madre Mogas aprì negli anni successivi altre Case in varie città spagnole, iniziando le trattative per una missione a Tangeri in Africa, ma fu colpita da un primo attacco di apoplessia nel 1878 e la sua salute si andò deteriorando, così che dopo aver speso tutta la vita al servizio delle consorelle e della gioventù, morì il 3 luglio 1886 nella Casa di Fuencarral (Madrid). La causa per la sua beatificazione fu introdotta a Roma l’11 giugno 1977; è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 6 ottobre 1996.