Tempo di Quaresima
il sarto
Giovan Battista Moroni
S. ROSA DA VITERBO
Vita breve, la sua: nasce da Giovanni e Caterina, forse agricoltori. Sui 16-17 anni, gravemente malata, ottiene di entrare fra le terziarie francescane; guarita, percorre Viterbo e prega ad alta voce ed esorta tutti all’amore per Gesù e Maria, alla fedeltà verso la Chiesa. Viterbo intanto è coinvolta in una crisi fra la S. Sede e Federico II imperatore. Rosa inizia la campagna per rafforzare la fede cattolica nella città dove comandano i ghibellini, nemici del papa. E’ un’iniziativa spirituale, ma collegata alla situazione politica, per questo il podestà la manda in domicilio coatto; un breve esilio, perché nel 1250 muore Federico II e Viterbo passa nuovamente alla Chiesa, ma la giovane muore probabilmente nel 1251. Viene sepolta senza cassa, nella nuda terra.
Parola di Dio del Giorno (Luca 9,22-25)
Disse il Signore: «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?”.
Riflessione Per Il Giorno (Mattutino di Mons. Ravasi)
«L’esperienza è un pettine che la natura dona ai calvi». L’antica ironia cinese si rivela folgorante in questa immagine destinata a illustrare l’ottusità umana che considera la saggezza acquisita con le prove della vita non come una guida per il presente, ma come «un regalo utile che non serve a niente» (Jules Renard). Siamo, così, condotti verso l’asserto di oggi del filosofo statunitense George Santayana (1863-1952): Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. Purtroppo la storia conferma la tesi opposta e l’umanità spesso dissolve nell’oblio il passato e si ripresenta implacabile sugli stessi abissi, pronta a precipitarvi. Ecco perché il ricordo diventa fondamentale proprio per il progresso e non tanto per la conservazione. Invece la smemoratezza di oggi è convinta che, senza il bagaglio del ricordo, si possa procedere più spediti. Invece si avanza in modo frenetico e schizofrenico e si inciampa in equivoci, sbagli e spropositi già vissuti, identificati e bollati nella storia che sta alle spalle. Ma, in positivo, si perdono anche tutti i valori, le intuizioni, le creazioni che un passato nobile ci ha lasciato come patrimonio. È curioso notare che per la Bibbia “ricordare” è il verbo della fede e della vita; “dimenticare” è il verbo dell’apostasia e della morte.
Preghiera del giorno (PREGHIERA DI QUARESIMA)
O Signore, in questo tempo di quaresima tu ci chiami al pentimento e alla conversione, ci inviti a pregare di più e ad ascoltare la tua parola. Tu ci chiedi di rinunciare a qualche spesa superflua per aiutare i nostri fratelli che sono nel bisogno. Concedi a noi di rispondere con generosità al tuo appello, di purificare le anime nostre col sacramento del perdono e della gioia per prepararci degnamente alla Pasqua. Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo per le intenzioni del Santo Padre Papa Francesco e per la chiesa universale
Don’t forget! …Ricorda!
Da oggi cercheremo di conoscere meglio l’UCRAINA al centro di drammatiche vicende: superficie603 700 km2 e 47.558.000 abitanti circa. Ha uno sbocco sul Mar Nero e confina con Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia. Indipendente dall’Urss dal 1991. Popolazione composita: in maggioranza Ucraini 77,5% – Russi 17,2% – Rumeni e Moldavi 0,8% – Bielorussi 0,6% – Tatari di Crimea 0,5% e ancora Bulgari, Ungheresi, Polacchi, Armeni, Greci, Tatari, Rom, Azeri, Georgiani, Tedeschi, Gagauzi…