Riflessione del giorno

Giovedì 6 novembre 2025

By Patronato S. Vincenzo

November 06, 2025

 

31. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 6 novembre…

1860 – Abraham Lincoln eletto presidente degli Usa, primo repubblicano a detenere tale carica.

1913 – Mohandas Gandhi è arrestato mentre guida una marcia di minatori indiani in Sudafrica.

1962 – L’Organizzazione delle Nazioni Unite condanna le politiche di apartheid del Sudafrica.

1965 – Cuba e USA concordano di dare il via a un ponte aereo per i cubani che vogliono andare negli USA: centinaia di migliaia di Cubani decidono per l’espatrio

1999 – Australia: il referendum indetto sancisce la vittoria della monarchia.

2012 – Il presidente Barack Obama rivince le elezioni presidenziali sconfiggendo Mitt Romney

 

Aforisma di Karl Kraus

“Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.”

 

Preghiera Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno luca 15,1-10

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.

Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

 

Riflessione don Arturo commenta don Bepo

«Chiamatemi “padre” e sarò contento diceva don Bosco. Don Bepo commentava: ogni paternità in cielo e in terra, paternità fisica e spirituale, educativa e sacerdotale deriva dal Padre Celeste». Don Giuseppe Bracchi (da foglio sparso senza data).

Don Bracchi è stato il prete del Patronato che, da superiore, più di tutti ha avuto a cuore la custodia della memoria di don Bepo e al tempo stesso ha sentito la responsabilità di proporne la testimonianza. Lo ha fatto con stile comunicativo capace di raggiungere il cuore, come l’espressione sopra evocata che rimanda alla fonte della vera paternità. Nel Bollettino Salesiano del marzo 2005, Bruno Ferrero, ha condensato in un decalogo il volto della paternità che fa crescere nella responsabilità.

Il primo dovere di un padre verso i figli è amare la madre.  La famiglia è un sistema che si regge sull’amore. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le fatiche e le tensioni della vita familiare. 

Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa “voi siete il primo interesse della mia vita”. Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla sua vita. 

Un padre è un “punto di riferimento” per scelte onestà, di lealtà e di senso del dovere. I figli badano molto di più a ciò che il padre fa’, alle ragioni per cui lo fa. 

Il papà è il custode. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto “no”, che è il modo migliore per comunicare: “ho cura di te”.

5°. Un padre incoraggia e dà forza. Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l’ascolto, l’accettazione. Ha la vera tenerezza di chi dice: “Qualunque cosa capiti, sono qui per te!”. 

6°. Un padre ricorda e racconta. Paternità è essere l’isola accogliente per i “naufraghi della giornata”. È fare di qualche momento particolare, la cena per esempio, un punto d’incontro per la famiglia, dove si possa conversare in un clima sereno. 

7°. Un padre insegna a risolvere i problemi. Un papà è il miglior passaporto per il mondo “di fuori”. Il papà è la persona che fornisce ai figli la mappa della vita.

8°. Un padre perdona. Il perdono del papà è la qualità più grande, attesa e sentita da un figlio.

9°. Il padre è sempre il padre. Anche se vive lontano. Ma essere abbandonati dal proprio padre è una ferita che non si rimargina mai.

10°. Un padre è immagine di Dio. I bambini si fanno l’immagine di Dio sul modello del loro papà. Una mamma e un papà che pregano coi figli lasciano in loro una impronta indelebile. 

 

Intenzione di preghiera

Perché ci asteniamo dal pronunciare e diffondere, con troppa facilità, giudizi e pareri, ma ci sentiamo fratelli con tutti quelli che con onestà e sofferenza ricercano la verità. 

 

Don’t Forget!

Roma. Corazzieri durante la deposizione della corona d’alloro alla tomba del Milite Ignoto, in occasione della giornata delle forze armate

ANSA / FABIO FRUSTACI