nel video Paolo Conte canta Bartali
Proverbio del giorno (dal libro dei proverbi. Bibbia)
«Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare»
Iniziamo la giornata pregando (preghiere dei padri del deserto)
Signore, abbi pietà di noi: in te infatti, abbiamo riposto la nostra fiducia; non ti adirare oltremodo con noi, né ricordare i nostri peccati; ma misericordioso come sei, volgi su di noi il tuo sguardo benigno e liberaci dai nostri nemici. Tu infatti sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo; tutti siamo opera delle tue mani ed abbiamo invocato il tuo nome. Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
MARONE EREMITA
Sappiamo poco della vita di Marone, monaco eremita vissuto in Siria tra il IV e il V sec. Trascorreva la maggior parte del suo tempo assorto in preghiera: ma la sua solitudine non durò a lungo. Accorsero a lui discepoli e fedeli per ricevere consigli: egli li esortava alla preghiera e i suoi consigli erano accompagnati da guarigioni fisiche e psichiche. Morì verso il 410 e il corpo venne sepolto nel monastero di Beth-Maron, nella regione di Apamea. Un secolo più tardi, a causa delle invasioni arabe della Siria, molti cristiani si stabilirono in quella zona montuosa: fu l’origine della Chiesa che da lui prese il nome di maronita. Nel Medio Evo, un buon numero di maroniti aderì all’unione con la Chiesa cattolica.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 7,1-13)
Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!»
Riflessione Per Il Giorno (Martiri di oggi)
Asia Bibi è una donna del popolo, di circa 40 anni, pakistana, che per la sua fede vive, oggi, in una cella, accusata falsamente di blasfemia. Che sente sulla sua pelle l’odio di tanti connazionali, che vorrebbero farla a pezzi con le loro mani. Che nella sua cella, con quell’odio sulla pelle, seguita a vivere la sua fede, e a redigere, direbbe Ungaretti, “lettere piene d’amore”. Due anni fa, tra le altre cose, scriveva: “Dio sa che è una sentenza ingiusta e che il mio unico delitto, in questo mio grande Paese che amo tanto, è di essere cattolica. Non so se queste parole usciranno da questa prigione. Se il Signore misericordioso vuole che ciò avvenga, chiedo di pregare per me e intercedere presso il presidente del mio bellissimo Paese affinché io possa recuperare la libertà e tornare dalla mia famiglia che mi manca tanto. Sono sposata con un uomo buono che si chiama Ashiq Masih. Abbiamo cinque figli, benedizione del cielo: un maschio, Imran, e quattro ragazze, Nasima, Isha, Sidra e la piccola Isham. Voglio soltanto tornare da loro, vedere il loro sorriso e riportare la serenità. Stanno soffrendo a causa mia, perché sanno che sono in prigione senza giustizia. E temono per la mia vita”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i cristiani del Medio Oriente sottoposti a ogni genere di prove.