Proverbio del Giorno
Non importa quanto tempo un tronco sta nell’acqua, non per questo diventa un coccodrillo. (Mali)
Iniziamo la giornata pregando…con l’inno delle lodi
VITTORINO EREMITA
La sua vita è legata a quella del fratello Severino: come lui seguì l’invito di Cristo e vendette ciò che possedeva per darlo poveri. Per darsi completamente a Dio lasciò anche il fratello e si rifugiò alle grotte di S. Eustachio E sui monti di Pioraco (MC). Vittima di tentazioni, si impose dura e dolorosa penitenza. Quando morì, nel 538, gli abitanti di Pioraco raccolsero le sue spoglie, gli dedicarono la loro chiesa e lo elessero a patrono della loro città.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Marco 12,28-34)
Riflessione Per Il Giorno (La sapienza dei chassidim)
Intenzione del giorno
Preghiamo perché rimaniamo fedeli anche alle pratiche quotidiane della nostra fede
172° quadro de “I 1.000 quadri più belli del mondo”
Kano Eitoku (1543-1590) fu un pittore giapponese nato a Kyoto: nipote di Kano Motonobu, pittore ufficiale dello shogunato Ashikaga, diede prova del suo talento in precoce età. Sotto la guida di Motonobu imparò e sviluppò lo stile caratteristico del nonno, influenzato dalla pittura cinese. Eitoku fu un artista molto richiesto nel suo tempo e le sue opere gli vennero commissionate da alcuni degli uomini più potenti della sua epoca. Il suo stile è stato definito monumentale ed è caratterizzato da pennellate veloci e audaci. Sul paravento sono ritratti due leoni cinesi: ma non esistono leoni in Cina perché vivono solo nella savana africana e in certe zone limitate dell’India. Possiamo di conseguenza immaginare che gli animali ritratti siano due tigri, ma sembrano più ai draghi che a ogni altro animale. In ogni caso il pittore ritrae due bestie selvagge, con gli occhi spalancati dalla collera.
Due cose attirano l’attenzione: da una parte la criniera degli animali nelle teste, zampe e code è così esuberante da far pensare a una fiamma. Dall’altro, la tecnica che Kano utilizza per dare consistenza ai loro corpi e l’uso della foglia d’oro danno risultati adeguati alle manifestazioni di potere e di ricchezza dello shogunato. I leoni sembrano trovarsi in cima a una scogliera, si noti infatti il canyon di destra che fa pensare a un ambiente naturale tormentato e ostile ed è ritratto secondo una prospettiva ingenua. E’ assai probabile che Eitoku abbia mutuato alcune caratteristiche del proprio stile dalla pittura europea portata in Giappone dal missionari gesuiti spagnoli e portoghesi. Gli artisti Kano seppero combinare in ogni caso lo stile della scuola cinese di pittura con elementi decorativi dello stile giapponese, con risultati notevoli, come in questo caso.