Riflessione del giorno

giovedì 8 marzo ’18

By Patronato S. Vincenzo

March 07, 2018

 

nel video il brano musicale di Roberto Cacciapaglia – Canone degli spazi

 

 

Proverbio del giorno (Arabia)

«Tutto il mondo dei saggi è formato da persone che si accontentano di poco»

 

Iniziamo la Giornata Pregando

Mio Dio, la tua legge è santa e i tuoi comandamenti sono santi, giusti e buoni. Sulla via dei tuoi comandi mi hai insegnato a camminare passo dopo passo come si fa con un bambino. Ma a ogni passo ho incespicato: per questo ti sei caricato tu stesso del mio giogo e hai fatto sgorgare per me una sorgente inesauribile di perdono e di grazia. Che tu sia sempre benedetto. Amen

 

Giovanni di Dio

Juan Ciudad, nato in Portogallo nel 1495, a 8 anni scappò di casa. In Spagna, la gente lo chiamò Giovanni di Dio. A 27 anni abbandonò tutto e andò a mendicare, salutando con la frase che diventerà il suo motto: “Fate bene, fratelli, a voi stessi”. Chiuso in manicomio, appena libero, creò un ospedale e fondò l’ordine dei Fatebenefratelli. Morì nel 1550.

 

Parola di Dio del Giorno (Luca 11,14-23)

Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. Ma alcuni dissero: «E’ in nome di Beelzebùl, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. 

 

Riflessione per il giorno (M. Teresa di Calcutta per le donne)

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite…insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per le donne, soprattutto per quelle povere, bisognose, sofferenti, emarginate

 

Don’t forget!       GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA.

Nel dopoguerra cominciarono a circolare versioni secondo cui l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di donne operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton avvenuto nel 1908 a New York, facendo confusione con l’incendio della fabbrica Triangle verificata il 25 marzo 1911, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne). In ogni caso la celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

 

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

ROSARIA COSTA 

LA DONNA DENUNCIÒ I MAFIOSI DAL PULPITO DELLA CHIESA

 

«Io vi perdono ma vi dovete mettere in ginocchio!». L’Italia conosce Rosaria Costa attraverso queste parole e un viso da ventenne, bello ma sofferto, mentre parla dal pulpito della chiesa di San Domenico, a Palermo. Suo marito Vito Schifani è stato ucciso con il giudice Giovanni Falcone. Al funerale, la voce di Rosaria è un affronto coraggioso alla mafia: dice che i mafiosi sono anche lì in chiesa, in mezzo agli uomini di Stato. Il dolore è grande, ma a casa l’aspetta Antonino, 4 mesi, il figlio che ha avuto con Vito. Oggi Antonino è in Guardia di finanza, e, quando gli chiedono perché, dice che Al Capone è stato arrestato per tasse. “Cos’è cambiato in questi 25 anni?” hanno chiesto a Rosaria: “Non è cambiato nulla, le teste sono quelle, i problemi si sono amplificati e la mafia non è stata sconfitta. Lo vediamo tutti i giorni e questo ci dà un’idea di non cambiamento”, risponde “Con il giudice Borsellino qualcosa stava cambiando perché i mafiosi si stavano pentendo, me lo disse proprio lui a quattr’occhi. Ma con la sua morte è finito tutto perché lo Stato non ha voluto e non ha saputo proteggere i suoi uomini: Vito, Antonio, Rocco e i nostri magistrati. Ho creduto poco in questo cambiamento e ho creduto poco in quello Stato. Gli anni Novanta sono stati incredibili e terribili per noi”. “Sui moventi delle stragi e sui mandanti di quei crimini gravano delle ombre”, aggiunge Rosaria Costa, “Su questo non ci piove, lo sappiamo, perché in quel periodo c’era e c’è tutt’ora – io credo in questo – il malaffare tra lo Stato, la politica e i servizi segreti. I complotti, i patti tra mafia e Stato continuano ad esserci. E questo scenario atterrisce le persone e la speranza”.