I.a Settimana di Pasqua
S. CASILDA DI TOLEDO VERGINE
Casilda era figlia del governatore di Toledo, allora capitale religiosa di Spagna, conquistata dagli Arabi nel 711, che resterà in mano musulmana fino al 1085. In città tutti la conoscevano per la sua generosità e per il soccorso prestato ai cristiani prigionieri. Ciò insospettì suo padre che cominciò a farla controllare. Colpita da una malattia misteriosa, consigliata da amici cristiani, si fece portare a Burgos per immergersi nell’acqua della fonte San Vincente. Guarita, Casilda decise di farsi cristiana, ma senza clamore: ricevuto il battesimo, abbandonò la vita della città, si ritirò in un eremo e vi rimase fino alla morte
Parola di Dio del giorno (Luca 24,35-48)
Mentre i discepoli parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
Riflessione per il Giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)
La giovinezza non è un periodo della vita, ma uno stato d’animo, un effetto della volontà, una qualità dell’immaginazione, un’intensità emotiva, una vittoria del coraggio sulla comodità. Si diventa vecchi perché si è abbandonato il proprio ideale: gli anni tracciano solchi sul corpo, la rinuncia all’ideale li traccia nell’anima. Una via per esorcizzare l’invecchiamento c’è ed è suggerita nel testo sopra citato, attribuito al generale Douglas A. McArthur (1880-1964), figura di spicco nella 2.a Guerra Mondiale. Bisogna conservare lungo il percorso del fiume del tempo la freschezza interiore della ricerca, della passione, dell’amore, della bellezza, dell’attesa. È qui il dramma di tanti giovani di oggi che hanno un’anima rattrappita, già vecchia e cadente. E sta in questo la vitalità e la gioia di vivere di non pochi anziani che colmano i giorni di interessi e di attese. Il vero lifting non è quello della carne e della pelle, ma dello spirito.
Preghiera del giorno (DIETRICH BONHOEFFER)
Al cominciar il giorno, Dio, ti chiamo. Aiutami a pregare e a raccogliere i miei pensieri su di te; da solo non sono capace. In me c’è buio, ma in te c’è la luce; io sono solo, ma tu non mi lasci; io non ho coraggio, ma tu mi sei d’aiuto; io sono inquieto, ma in te c’è la pace; in me c’è amarezza, in te pazienza; io non capisco le tue vie, ma tu sai qual è la mia strada. Signore, qualunque cosa rechi questo giorno, il tuo nome sia lodato!
Intenzione del giorno
Preghiamo perché l’esempio dei grandi testimoni del nostro tempo aiuti noi tutti a vivere con coraggio nella verità e nell’amore
Don’t forget! …Ricorda!
69° anniversario della morte di Bonhoeffer. Pochi giorni prima della caduta del nazismo e del suo suicidio, Hitler firma il decreto di condanna a morte per impiccagione per Dietrich Bonhoeffer, decreto eseguito il 09-04-1945 nel campo di concentramento di Flossenburg