Dalla cucina dove si preparavano i pasti per ospiti e poveri e ancor più dalle dispense, da qualche tempo sparivano intere confezioni di alimenti: siccome il numero di chi vi aveva libero accesso era limitato, si era creato un clima di reciproca diffidenza che aveva moltiplicato i sospetti e alimentato le critiche. Finché un volontario suggerì al responsabile: “Consiglio di mettere tutto sotto chiave e applicare lucchetti anche dove non serve…meglio se si esagera”. Il consiglio non era sembrato così geniale, ma lui aveva ribadito: “Lasciate fare e non preoccupatevi: alla spesa ci penso io”. Lo si è lasciato fare e non si è dovuto aspettare molto la risposta. Giorni dopo, vedendo lucchetti dappertutto su porte e armadi, uno infastidito aveva sbottato: “Va bene impedire i furti, ma mi sembra chiaro che è venuta meno la fiducia: in queste condizioni è inutile continuare e per me finisce qui”. “Vedi cos’hai combinato?” fece il responsabile al volontario, rimproverandolo. Ma lui: “Non hai capito: i lucchetti non servivano a impedire i furti, ma a far scoprire il ladro. Chi infatti è abituato a rubare, lo è ancor più a mentire e se fa il moralista è solo per allontanare da sé i sospetti”. Di fatto, con la scomparsa dell’indignato, sono finiti anche i furti.
– don Davide –