Il piccolo frequenta la scuola materna dove coi suoi cinque anni è fra i “mezzani”. Ci va volentieri, ma la mamma è preoccupata per la convocazione della maestra che le conferma come suo figlio non solo sia sveglio e intelligente, ma anche protettivo nei confronti dei più piccoli, il che va a suo onore.
“Ma –chiarisce la maestra- questo compito di protettore dei deboli che si è attribuito, lui lo interpreta con zelo eccessivo, così che ogni tanto devo intervenire per impedirgli di punire il colpevole di turno”.
Il mini giustiziere tenta la difesa, ma è zittito dalla mamma che cerca di farlo ragionare: “Va bene proteggere gli altri, ma non tocca a te castigarli: per questo ci sono la maestra e i genitori”.
Dopo che gli hanno parlato e l’han lasciato parlare, il bambino sembra essersi calmato e aver capito; così le due donne lo mettono alla prova: “Chiedi scusa al tuo compagno”.
I bambini si incontrano e l’aggressore chiede scusa all’aggredito tendendogli la mano in segno di pace. Maestra e mamma però non fanno a tempo a complimentarsi con i due per il bel gesto, che l’offeso canterella in faccia all’offensore: “Non m’hai fatto niente, faccia di serpente.
Non m’hai fatto male, faccia di maiale”. Insomma, quando ci sono di mezzo i bambini, è molto difficile stabilire ragioni e torti!
– don Davide Rota