Una realtà come il Patronato S. Vincenzo riesce ad andare avanti grazie alla misteriosa Provvidenza divina, che è concreta ed efficace sempre, ma che a Natale si fa incontenibile, perché la gioia di Dio per la nascita del Figlio contagia tutti e il contagio genera infiniti gesti di amore e solidarietà. Ne raccontiamo tre, ma che racchiudono tutti gli altri. Due fratellini con un salvadanaio di terracotta: “Sono i nostri risparmi di un anno, per i poveri”. E’ pesante per le centinaia di monetine rosse e gialle, poche monete da 50 cent e da 1 euro…un piccolo grande tesoro lungo 365 giorni. Domenica 29-12 S. Messa degli africani: nel cestino delle elemosine spicca una busta con scritto “Tithe of my first salary” (decima del mio 1° salario). Sono 115 euro che un giovane africano ha donato per ringraziare Dio e aiutare i connazionali bisognosi. La coppia italo-marocchina con i loro 4 bambini più uno in arrivo, da tempo vive separata: lui al Patronato e lei coi bimbi in una comunità protetta. A Natale la svolta: il sì mille volte sperato e mille volte negato arriva “La casa c’è”. Il papà è islamico, ma sorride dicendo: “E’ il più bel Natale della mia vita”. Sono piccole cose che “hanno l’aria di niente, ma danno la pace. Sono come i fiori dei campi. Li si crede senza profumo, ma tutti insieme profumano l’aria” (Bernanos).
– don Davide –