La suora tornerà a giorni nella sua missione in Congo dove alla periferia della capitale Kinshasa da anni si occupa di orfani: ne ha raccolti centinaia e ora ne mantiene una trentina grazie alla generosità di tante persone, fra le quali un dottore amico comune che l’ha invitata alla Messa della domenica sera al Patronato.
Terminata l’eucaristia, chiedo alla suora di dire due parole agli ospiti africani (una ventina) presenti in chiesa: lei parla e loro ascoltano in silenzio. Alla fine le consegno le offerte della Messa e, dopo una preghiera insieme, ci salutiamo con calore.
Il giorno dopo il dottore mi racconta che, mentre con la suora si avviava all’auto, nel buio alcuni africani si erano avvicinati alla religiosa, le avevano parlato in inglese e stringendole la mano, le avevano consegnato qualcosa…Solo una volta entrata in macchina e aperto il palmo della mano, si era resa conto che quelli che pensava fossero bigliettini, in realtà erano banconote da venti euro.
Chiese al dottore cosa le avessero detto i giovani e lui tradusse: “Grazie per quello che fa per i nostri figli”. “Le strette di mano e le furtive offerte di ragazzi che faticano a campare –rispose la suora commossa- sono state per me la conferma più bella e più sicura di star facendo la cosa giusta”.
– don Davide Rota