Oggi proponiamo la commovente poesia di un anonimo giocatore che insieme alla sofferenza per la sua condizione, esprime in essa il suo struggente desiderio di affrancarsi dalla dipendenza dal gioco e la speranza, spesso frustrata, ma mai doma, di una vita libera. La proponiamo ai lettori insieme alla dedica e agli auguri dell’autore che, pur sconosciuto, è impossibile non riconoscere a noi vicino.
Sguardi sfuggenti Di vite azzardate, Momenti invadenti E ore rubate… Gesti meccanici Di uomini contro, Scontri titanici Di chi muore dentro… La vita non vita: Quell’ansia che sale, La promessa tradita E quel farsi male… Placare una voglia, Sentirsi impotenti, Varcare una soglia …e ancora perdenti. Schivato e schernito L’altrui derisione. Un uomo sfinito E la sua compulsione…
Un giocatore, che con affetto augura a tutti di non provare mai di questi momenti. BUONE FESTE!
– don Davide –