Il Patronato san Vincenzo, sensibile alle tematiche di accoglienza e di disagio che molti ragazzi stanno vivendo in questo periodo di crisi valoriale e lavorativa, ha deciso di mettersi in primo piano per far sperimentare ai propri accolti attività che possano essere edificanti e ricreative.
Il tentativo è quello di riempire il tempo “vuoto” di attività e di significato, cercando di coltivare una passione, quello della lavorazione manuale, che è sempre stata un valore aggiunto nella cultura italiana e bergamasca in particolare.
L’obiettivo del laboratorio L ‘ERA DEL RAME, è quello di fare acquisire ai ragazzi, altrimenti abbandonati al disagio della strada, un minimo di competenza manuale, attraverso il valore di una relazione educativa con persone che spendano per loro tempo per insegnare.
IL tempo è e rimane quel valore aggiunto che spesso non si valuta per ‘importanza che ha, per i legami che crea. Il tempo è la base della relazione educativa che può far cambiare le sorti del destino di una persona, che influisce nelle scelte, l’innesco di un processo di cambiamento di sorte e rotta.
Il tempo in conclusione è come il RAME, considerato spesso un metallo meno nobile, ma senza il quale la maggior parte delle nostre attività non sarebbero sostenibili.
Se volete sostenere il laboratorio del RAME vi chiediamo di donarci dei cavi elettrici vecchi, parti di elettrodomestici che non funzionano più o in alternativa, per i più tecnici di voi, vecchi avvolgimenti di motorini non più funzionanti. A restituire senso a questi oggetti senza valore ci penseranno l’impegno e la volontà dei nostri ragazzi, insieme al TEMPO a loro dedicato dei nostri operatori.
per informazioni contattare Antonio Semperboni – a.semperboni@patronatosanvincenzo.it