“Non tutto il male vien per nuocere” dice il proverbio e che sia vero lo conferma quel che è successo in questo periodo al Patronato: in poco più di un mese ben 50 ospiti hanno trovato lavoro.
Ma dire trovato è inesatto: infatti non sono stati loro a cercare gli imprenditori, ma gli imprenditori a cercare loro…e si tratta di un fenomeno inedito e insieme il segnale che la crisi provocata dalla pandemia è (o almeno sembra) finita.
Sta di fatto che rispetto agli inizi del 2020 il numero degli occupati è aumentato dal 50 all’85% e di quelli in attesa di permesso di soggiorno è diminuito dal 30 al 15%.
Il perché è presto detto: se il datore di lavoro chiede a un giovane africano se è disposto a lavorare nel weekend, lui risponde “Of course!”. “E di notte?”. “No problem”. “E i turni?”. “Ok!”.
Insomma va bene tutto, pur di ottenere un regolare contratto, uno stipendio sicuro e la certezza di aiutare la famiglia di origine e di progettare il futuro da noi.
Il che ha provocato altri due fenomeni inediti e positivi: sta aumentando non solo il numero di chi, dopo anni, può tornare al suo paese a visitare la famiglia, ma anche di chi vuol lasciare il Patronato “perché -dice con una punta di orgoglio- adesso sono in grado di pagare un affitto e posso finalmente pensare a metter su la mia di famiglia”.
– don Davide Rota