Riflessione del giorno

Lunedì 1 luglio 2024

By patronatoADM

July 01, 2024

 

XIII Settimana T. Ordinario anno B

 

Avvenne il 1-7…

1861 – A Roma, inizia le pubblicazioni L’Osservatore Romano fondato da due avvocati

1931 – Viene inaugurata la stazione di Milano Centrale.

1991 – Il Patto di Varsavia viene sciolto.

1997 – Il Regno Unito cede alla Cina la sovranità su Hong Kong.

2005 – L’Italia elimina il servizio di leva obbligatorio; la leva militare resta aperta solo a volontari

 

Aforisma Lev Tolstoj

“Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce”.

 

Preghiera colletta

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Matteo 8,18-22

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada».

Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

 

Riflessione frammenti di vita

“A quello lì mancano i fondamentali”. Questa frase di un anziano sacerdote è diventata proverbiale ed esprime la totale incoerenza con la quale alcune persone parlano e agiscono, come se vivessero scollegati dalla realtà. È il caso di un giovanotto italiano che, finito in strada, si è rivolto a noi.

Che il tizio non avesse la minima consapevolezza di sé lo dimostrò prima ancora di presentarsi: “Voglio una camera singola e siccome ho fame, ho bisogno di 20 euro”. “Tra un’ora apre la mensa…” non finiamo la frase che reagisce: “Non se ne parla: io mangio quel che mi garba”. Manteniamo i nervi saldi: “Per quanto riguarda la stanza qui è tutto pieno, ma nel frattempo ti abbiamo trovato un posto in un bed &breakfast per 3 notti, già pagato”.

Lo si accompagna all’ostello, ma il responsabile capisce subito con chi ha a che fare e con tono cortese, ma deciso gli dice: “L’unica stanza singola l’abbiamo occupata poco fa. Ci sarebbe una camera a tre…”. Di fronte al netto rifiuto del giovane, cerchiamo di farlo ragionare: “Ma tu i soldi per pagare pranzo e stanza li hai?”.

Uno che è stato buttato fuori casa dai genitori esasperati e che ha collezionato denunce per comportamenti aggressivi cosa volete che abbia? “Se non hai niente, non puoi mettere condizioni e noi possiamo darti solo ciò che abbiamo”. Ma con chi manca dei fondamentali è inutile discutere e uno così starà sempre a galla anche a costo di mandare a fondo chi gli vuol bene. Gli diamo qualche soldo e lui ci fa: “A non rivederci”. Abbiamo contraccambiato con un sospiro di sollievo.        

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché sostenuti dal sacramento del Corpo e Sangue di Cristo, compiamo il viaggio della nostra vita, fino ad entrare nella gioia dei santi.

 

Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

VINCENT VAN GOGH: AUTORITRATTI

Solo negli ultimi 5 anni della sua vita Van Gogh (1853-1890) produsse qualcosa come 40 autoritratti: ben pochi pittori hanno documentato i travagli e le sofferenze della loro esistenza come questo grande e tormentato artista che nel 1888 si trasferì ad Arles nel sud della Francia e invitò Paul Gauguin a unirsi a lui.

Purtroppo però l’arroganza di Gauguin e la fragilità mentale di Van Gogh si rivelarono una miscela esplosiva e due giorni prima di Natale fra i due scoppiò un litigio violento durate il quale Vincent brandì un rasoio e Gauguin fuggì. Rimasto solo e disperato l’olandese si tagliò il lobo sinistro e lo mandò a una prostituta del posto.

Nel periodo seguente, uscito dall’ospedale, il pittore produsse due autoritratti (uno sopra a destra) che mostrano la portata della ferita allo scopo di tranquillizzare il fratello Theo: “credo che il ritratto possa dirti meglio di una lettera come sto”.

Se si confronta questo ritratto (custodito al Courtauld Institute di Londra) con l’altro bellissimo del Museo d’Orsay a Parigi, non si può fare a meno di notare come lo sguardo del pittore, pure in circostanze così diverse, sia identico…profondo, tormentato, indagatore…