IV Settimana di Pasqua
Giornata festiva
Aforisma del giorno
“Più si è sofferto, meno si rivendica. Protestare è segno che non si è attraversato alcun inferno.”
Preghiera colletta
O Dio, che hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della tua creazione, fa’ che per l’esempio e l’intercessione di san Giuseppe siamo fedeli ai compiti che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di dio del giorno Mt 13,54-58
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria?
E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Riflessione “Charles Péguy: L’onore del lavoro”
Abbiamo conosciuto un tempo in cui…lo si creda o no, abbiamo conosciuto operai che avevano voglia di lavorare. Abbiamo conosciuto operai che, al risveglio, pensavano solo al lavoro. Si alzavano la mattina cantando all’idea di andare al lavoro. E cantavano alle undici, quando si preparavano a mangiare la loro minestra.
Nel lavoro stava la loro gioia e la radice profonda del loro essere. E la ragione stessa della loro vita. Vi era un onore incredibile del lavoro, il più bello di tutti gli onori, il più cristiano, il solo forse che possa rimanere in piedi. Per questo ho potuto dire come esempio che un libero pensatore di allora era più cristiano di un devoto dei nostri giorni. Un devoto dei nostri giorni è difatti necessariamente un borghese.
E oggi tutti sono borghesi, tutto il mondo è oggi borghese. Il popolo non esiste più. L’antica borghesia si è trasformata in una borghesia squallida, una borghesia del denaro. Quanto agli operai, hanno ormai un’idea soltanto: farsi borghesi. Ed è proprio ciò che accade, anche se magari dicono di diventare socialisti. Abbiamo conosciuto un onore del lavoro identico a quello che nel Medio Evo governava le braccia e i cuori.
Proprio lo stesso, conservato intatto nell’intimo. Abbiamo conosciuto l’accuratezza spinta sino alla perfezione, compatta nell’insieme, compatta nel più minuto dettaglio. Abbiamo conosciuto questo culto del lavoro ben fatto perseguito e coltivato sino allo scrupolo estremo.
Ho veduto, durante tutta la mia infanzia, impagliare seggiole con lo stesso identico spirito, e col medesimo cuore, con i quali quel popolo aveva scolpito le proprie cattedrali. Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore…
Intenzioni di preghiera per il giorno
Per i lavoratori perché non trasformino il lavoro in pure rivendicazione salariale, ma custodiscano l’onore e la dignità del lavoro come partecipazione all’attività creatrice di Dio
Don’t Forget! LA FESTA DI S. GIUSEPPE ARTIGIANO