Riflessione del giorno

lunedì 11 dicembre ’17

By Patronato S. Vincenzo

December 10, 2017

 

nell’immagine una fotografia di Luca Campigotto

 

 

Proverbio del giorno (Proverbio arabo)

Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non arriverai mai a destino.

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera colletta)

Gesù, Agnello di Dio, Tu vai verso Giovanni, ed è come se venissi incontro a ciascuno di noi. Sei sempre Tu che prendi l’iniziativa, che vuoi incontrarci, mentre noi fatichiamo a riconoscerti. Donaci, come hai fatto con Giovanni, lo Spirito per accoglierti, per comprendere che sei Tu il Signore della nostra vita e per renderti testimonianza. Amen

 

DAMASO I PAPA.

Spagnolo d’origine, ma nato a Roma, Dàmaso divenne Papa nel 366, dopo la pace costantiniana. Si adoperò affinché la catacombe non cadessero in rovina e non fosse perduta la memoria dei martiri. Ma non fu solo archeologo e letterato, agì con fermezza di fronte all’imperatore, e commissionò a S Girolamo la traduzione in latino della Bibbia. Morì nel 384

 

La Parola di Dio del giorno (Mt 11,2-11)

Un giorno Gesù sedeva insegnando…Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

 

Riflessione del giorno (M. Gramellini)

Il comandante dei vigili A. Marraffino si è accorto che le due piazze intorno alla Stazione Centrale di Napoli avevano beneficiato dell’oscuramento momentaneo dei semafori causato da un cortocircuito. Gli ingorghi più pesanti si erano sciolti in un’allegra tarantella, dove tutte le auto si muovevano magicamente senza toccarsi. Così ha scritto all’assessore per chiedere che quei semafori venissero spenti dalle 7 alle 19. Il pragmatismo del comandante infastidirà i puristi, non coloro che hanno rinunciato all’idea che Napoli, e l’Italia in genere, possano trovare la loro fonte ispiratrice in Scandinavia. Un famoso magistrato dichiarò a malincuore, ma non a torto, che il giorno in cui gli italiani si fossero messi di colpo a osservare tutte le regole, il Paese si sarebbe bloccato. Il cittadino combatte contro la rigidità di troppe burocrazie, tra cui quella semaforica è ancora una delle meno arbitrarie. Presa dalla smania di regolare il traffico, la politica si ostina ad aggiungere nuove regole a quelle vecchie. Il risultato è l’ingorgo esistenziale. In Italia il traffico è meglio lasciarlo scorrere: a regolarsi ci penserà da solo. L’importante, e il difficile, è che dietro l’angolo ci sia un vigile di buon senso.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché prepariamo la via del nostro cuore ad accogliere il Cristo che viene a salvarci