IV.a Settimana del tempo pasquale
ZEFFIRINO NAMUNCURÀ
nasce nel 1886 a Chimpay, in Argentina. Suo padre Manuel, ultimo cacicco degli indios araucani, si era arreso 3 anni prima alle truppe della Repubblica argentina. A 11 anni il ragazzo è condotto a Buenos Aires: Zeffirino, entrato nel collegio salesiano, vuol diventare il primo sacerdote araucano per evangelizzare i fratelli. Sceglie Domenico Savio come modello e diventa esemplare nella pietà, nella carità, nei doveri quotidiani, nell’esercizio ascetico. A 17 anni e mezzo va in Italia per proseguire gli studi: studia con tanto impegno da essere uno dei più bravi. Ma un male lo minava: la tbc. L’11 maggio 1905 muore a Roma. Dal 1924 i suoi resti mortali riposano in patria, a Fortin Mercedes, dove folle di pellegrini accorrono a pregarlo.
Parola di Dio del Giorno (Gv 15,26-27.16,1-4a.)
«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».
Riflessione Per Il Giorno (Riflessioni mattutine di Papa Francesco nella Messa a S. Marta)
«Chiedo al Signore la grazia che il nostro cuore sia semplice, luminoso con la verità che lui ci dà, e così possiamo essere amabili, perdonatori, comprensivi con gli altri, di cuore ampio con la gente, misericordiosi. Mai condannare. Se tu hai voglia di condannare, condanna te stesso. Ma mai andare zoppicando con due gambe, come dice Elia, cercando di approfittare delle situazioni. Al contrario, bisogna chiedere al Signore la grazia che ci dia questa luce interiore, che ci convinca che la roccia è soltanto lui e non tante storie che noi facciamo come cose importanti; e che lui ci accompagni nella strada, lui ci allarghi il cuore, perché possano entrare i problemi di tanta gente, e lui ci dia la grazia di sentirci peccatori».
Preghiera del giorno (preghiera semplice)
Signore, Dio nostro, spesso siamo così indaffarati da lasciarti al margine dell’esistenza, dedicando il meglio di noi allo studio, al lavoro, alle faccende di casa, ai doveri sociali ed anche allo svago. Il nostro impegno è debole solo quando dobbiamo passare per la porta stretta! Aiutaci a tenere i cuori fissi dove è la vera gioia, perché gli impegni quotidiani siano pervasi di te e mai alienanti. Confidiamo nella tua bontà per essere ammessi a sedere alla mensa del tuo regno. Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché il dialogo fra il Vangelo e le culture favorisca l’incontro dei popoli con Gesù attraverso l’azione evangelizzatrice dei missionari