Riflessione del giorno

lunedì 11 novembre ’19

By Patronato S. Vincenzo

November 11, 2019

 

Proverbio del Giorno

“Quando parli, procura che le tue parole siano meglio del silenzio”. (Proverbio indù)

 

Iniziamo la Giornata Pregando

Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stranieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu provvedi e impariamo a donare sull’esempio di colui che ha donato se stesso, Gesù nostro Signore.

 

Martino di Tours

Nato in Pannonia (Ungheria) da pagani, si arruola nella cavalleria imperiale e presta servizio in Gallia. In quest’epoca si colloca l’episodio di lui che con la spada taglia in due il mantello militare, per difendere un povero dal freddo. Battezzato torna in Gallia, dove è ordinato prete. Nel 361 fonda a Ligugé la comunità di asceti, 1° monastero d’Europa. Nel 371 è eletto vescovo di Tours. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne. Muore a Candes nel 397

 

La Parola di Dio del giorno Luca 17,1-6

Gesù disse: «E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E’ meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare e vi ascolterebbe». 

 

Riflessione del giorno (Frammenti di Vita)

Il giovane era tornato in famiglia per le vacanze estive e quel giorno a pranzo aveva catalizzato su di sé l’attenzione narrando episodi della vita in seminario. Euforico per l’interessamento ai suoi racconti si era lasciato andare a critiche pesanti nei confronti di un prete che – a sentir lui- si comportava male e rischiava di dare scandalo, ma nei confronti del quale più banalmente il giovane chierico nutriva una profonda antipatia, cordialmente ricambiata. A differenza delle sorelle che lo ascoltavano facendo il tifo per lui, il padre, un baffuto contadino di poche parole, durante il racconto non aveva mai distolto lo sguardo dal piatto e continuava a mangiare lentamente. A un certo punto però l’anziano si era levato il cappello e lo aveva posato sul tavolo: il giovane chiacchierone capì allora che era arrivato il momento di tacere e «Cosa dite voi “tata”?» gli chiese. Ci fu un momento di silenzio che sembrò eterno; poi, scandendo le parole perché tutti capissero, il papà rispose: «A me hanno insegnato che un’ostia consacrata che cade in terra, si sporca, ma rimane pur sempre un’ostia consacrata». C’è da dire però che erano altri tempi, nei quali la fede contava ancora qualcosa.     

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per la Caritas diocesana e per chi compie meritorie opere a favore degli ultimi e dei poveri

 

Don’t forget

Onomastico di don Martino Campagnoni del PSV di Clusone –

Giornata diocesana Caritas di Bergamo

 

le 100 immagini che hanno cambiato il mondo

Churchill fra le macerie del parlamento inglese 11-5-1941 Londra

Il 10 maggio 1941 la Luftwaffe, l’aviazione della Germania nazista, terminava il bombardamento durato otto mesi contro la città di Londra e altre città in Gran Bretagna. Iniziata il 7 settembre del 1940, l’operazione aveva portato alla distruzione e al danneggiamento di almeno un milione di edifici a Londra in 76 giorni consecutivi di bombardamenti e all’uccisione di 20mila persone nella capitale del Regno Unito, e altrettante nelle altre città colpite. La foto presenta il primo ministro Winston Churchill don l’uomo di affari Brendan Bracken segretario incaricato dei rapporti col Parlamento, mentre il giorno dopo camminano fra le macerie della Camera dei Comuni.

Un anno prima alla Camera Churchill aveva detto: “Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi un calvario dei più penosi. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza. Voi chiedete: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una parola. E’ la vittoria. Vittoria a tutti i costi, vittoria malgrado qualunque terrore, vittoria per quanto lunga e dura possa essere la strada, perché senza vittoria non c’è sopravvivenza”. Si noti come i due personaggi siano vestiti di tutto punto e non perdano l’aplomb neppure in mezzo alla più tragica delle circostanze: sarà proprio questo atteggiamento che porterà il Regno Unito alla vittoria. 

 

 

 

nell’immagine un dipinto di Charles Marie Bouton