XXXII settimana Tempo Ordinario
Avvenne l’11 novembre…
1887 – Chicago sono impiccati ingiustamente 5 anarchici in seguito definiti “martiri di Chicago”.
1889 – Washington diventa il 42º stato degli Stati Uniti d’America.
1918 – Alle ore 11:00 entra in vigore l’armistizio di Compiègne con la resa dell’Impero tedesco alle forze alleate. Termina ufficialmente la 1.a guerra mondiale.
1961 – Kindu: trucidati 13 aviatori italiani del contingente ONU inviato a ristabilire l’ordine nella crisi del Congo.
Aforisma di Gilbert K. Chesterton
“Vi è qualcosa di depravato in ogni uomo che non abbia voglia di violare i dieci comandamenti.”
Preghiera
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria nella vita e nella morte del santo vescovo Martino, rinnova nei nostri cuori le meraviglie della tua grazia, perché né morte né vita ci possano separare dal tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca 14,12-14
Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una màcina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Riflessione
Da tempo la mamma dall’Africa ci supplicava che aiutassimo suo figlio a tornare da lei: aveva saputo che per i suoi problemi psichici e una vita disordinata, il giovane viveva per strada col rischio o di far del male o di subirlo.
Noi ci eravamo impegnati a fare il possibile per esaudire la sua accorata richiesta e avevamo contattato le forze dell’ordine, l’ambasciata del suo paese, l’avvocato ecc. ma ci siamo trovati fin da subito in una specie di incubo: non era questione di soldi, li avremmo messi noi, ma occorreva il passaporto, impossibile da ottenere.
Non solo: ogni volta che si schiudeva una possibilità, succedeva qualcosa o si intrometteva qualcuno che vanificava tutto. Finché la polizia intervenne e il giovane sparì dalla circolazione. Eravamo convinti che sua madre avesse finalmente riabbracciato il figlio, finché mesi dopo, una sera alle 22,30 sento bussare e, aprendo, mi trovo davanti lui che mi fa: “I came back”.
Cosa sia avvenuto non è chiaro, ma sembra sia stato lasciato dalla polizia a Roma in un CPR (centro di permanenza per rimpatri) dove qualcuno deve aver brigato per farlo restare in Italia, riuscendoci. Ora ci stiamo di nuovo prendendo cura di uno che insiste per tornare a casa dalla sua mamma, ma non può farlo, perché c’è gente “di buon cuore” che glielo impedisce.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.
Don’t Forget! HENRI ROUSSEAU: TIGRE NELLA GIUNGLA IN TEMPESTA
1891 – olio su tela – 130 x 162 cm – National Gallery Londra – G. B.
Il pittore francese HENRI JULIEN FÉLIX ROUSSEAU (1844 – 1910) è l’autore di questo quadro, strano, ma affascinante il cui stile ingenuo e primitivo (naif) è immediatamente riconoscibile, anche se in vita il pittore fu addirittura ridicolizzato per le sue opere definite “infantili”. Henri era nato a Laval nella valle della Loira e nel 1868 si era trasferito a Parigi per lavorare come impiegato in uno studio legale; nel 1871 era stato assunto come gabelliere (doganiere appunto) nell’ufficio comunale del Dazio di Parigi. Il quadro che presentiamo è stato presentato nel 1891 nel Salon des Indépendants della capitale francese.
La scena mostra una tigre che, in una tempesta tropicale nella giungla, sta per balzare addosso a una preda. Non si sa se l’altro titolo (“sorpresa!”) intenda riferirsi all’apparizione della tigre nell’erba alta o al fulmine che (a destra) solca il cielo. Non è dato sapere su cosa la fiera sembra stia per balzare, se un animale o uno sventurato cacciatore. Pare che comunque l’intento del pittore fosse mostrare il pericoloso animale, in un inquietante ambiente naturale.
La superficie della tela è solcata da striscioline di vernice semitrasparente grigio-bianca, che rappresentano la pioggia. Il pittore che non era mi uscito dalla Francia, è probabile che abbia preso ispirazione dai giardini botanici di Parigi oltre che dalle opere di altri pittori (come un disegno a pastello di Eugène Delacroix che ritrae una tigre). Per dipingere il suo quadro Rousseau partì dallo sfondo per poi avanzare verso il primo piano, stratificando con cura il colore e usando una vastissima gamma di verdi per rendere al meglio il rigoglio della giungla.