Proverbio del Giorno
Se il cammello mette il naso nella tenda finirà con l’entrare tutto. (Arabia)
Preghiera del giorno
Dio, nostro Padre, che scruti i sentimenti e i pensieri dell’uomo, non c’è creatura che possa nascondersi davanti a te; penetra nei nostri cuori con la spada della tua parola, perché alla luce della tua sapienza possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen”.
CALLISTO I° – PAPA
Schiavo e frodatore, fuggito in Portogallo, fu arrestato, ricondotto a Roma e condannato ai lavori forzati nelle miniere in Sardegna. Tornato a Roma per un’amnistia, fu incaricato da Papa Zefirino della cura dei cimiteri della Chiesa. Alla morte di Zeffirino, fu eletto papa. Ma si attirò le inimicizie di un’ala della comunità cristiana di Roma che lo accusò di eresia. Il riscatto venne dal martirio: Callisto fu gettato in un pozzo in una sommossa popolare contro i cristiani nel 222
Ascoltiamo la Parola di Dio Lc11,29-32
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Riflessione Per Il Giorno (detti e fatti dei padri del deserto)
Raccontano che il padre Giovanni Nano disse un giorno al suo fratello maggiore: «Vorrei vivere libero da ogni preoccupazione come lo sono gli angeli, che non fanno nessun lavoro, ma adorano Dio incessantemente». Si tolse quindi il mantello e se ne andò nel deserto. Trascorsa una settimana però, ritornò dal fratello e bussò alla sua porta. Questi, prima di aprirgli, gli chiese: «Chi sei?». Disse: «Sono io, Giovanni, tuo fratello!». Ma l’altro replicò: «Giovanni è diventato un angelo, non è più tra gli uomini». Giovanni supplicava: «No, sono io». Ma il fratello non gli aprì e lo lasciò tribolare fino al mattino. All’alba lo fece entrare e gli disse: «Sei un uomo, devi ancora lavorare per vivere». Allora Giovanni Nano si prostrò e disse: «Hai ragione. Perdonami!».
Intenzione del giorno
Preghiamo per quelli che resistono nella difesa della verità, obbedendo a Dio e alla propria coscienza
Don’t Forget! – 100 immagini che hanno cambiato il mondo
ROBERT CAPA era ungherese e si chiamava Endre Ernő Friedmann: il nome di Robert Capa era stata un’invenzione di Friedmann e della sua compagna Gerda Taro: in un periodo dove Frank Capra spopolava, avevano usato un nome simile per dare vita ad un personaggio di fantasia: un fotografo americano, sbarcato a Parigi per fare fortuna in Europa. Per il resto della sua vita l’unico nome usato fu lo pseudonimo e probabilmente fece la sua fortuna. La coppia Friedmann-Taro restò in Spagna tra il 1936 ed il 1939 per poter documentare la guerra civile, periodo nel quale riuscirono ad acquistare fama e denaro grazie ai reportage pubblicati. In un intervista di qualche anno dopo il fotografo così spiegò l’origine della foto: “La foto è stata scattata mentre i soldati correvano ad ondate verso una mitragliatrice fascista per abbatterla. Al terzo o quarto tentativo di assalto dei miliziani ho messo la macchina fotografica sopra la mia testa e senza guardare ho fotografato un soldato mentre si spostava sopra la trincea, questo è tutto”. Molti dubbi ha suscitato questa foto, ma in ogni caso lo scatto è in ogni caso emblematico e storicamente importante per la storia della fotografia.
nell’immagine un dipinto di Giovanni Paolo Pannini