Riflessione del giorno

lunedì 14 settembre ’20

By Patronato S. Vincenzo

September 13, 2020

 

 

nell’immagine un dipinto di Viktor Popkov (1932 – 1974)

 

XXIV Settimana t. Ordinario

 

Frase del giorno (Motto dei Certosini)

Stat Crux dum volvitur orbis” = la Croce resta fissa mentre il mondo ruota.

 

Iniziamo la Giornata Pregando

O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

 

 

Ascoltiamo la Parola di Dio Gv 3,13-17

Gesù disse: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.

 

Riflessione Del Giorno (3.a parte)

14 consigli di S. Tommaso d’Aquino per affrontare gli studi all’inizio del nuovo anno: gli ultimi 4

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché la croce di Gesù sia per ogni cristiano il segno più caro e onorato.

 

Don’t Forget! Le 100 Fotografie più iconiche del 1900

1966 – IL PIÙ GRANDE KO DELLA STORIA

È una delle più belle foto di sport della storia quella scattata da Neil Leifer a 24 metri d’altezza sul ring dello Houston Astrodome. Ritrae il momento in cui Cleveland Williams finisce al tappeto durante l’incontro con Cassius Clay (Muhammad Ali) per il titolo mondiale dei pesi massimi.

 

La diocesi di Cremona ha annunciato il decesso di don Vito Magri, spirato nella notte fra lunedì 23 e martedì 24 marzo alla Fondazione Ospedale Caimi di Vailate. Avrebbe compiuto 89 anni fra meno di due mesi. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate. Il vescovo Antonio Napolioni lo ricorda per «gli incontri caratterizzati dalla tipica ironia» di don Vito, ma anche «dall’obbedienza fiduciosa alla confidenza della sua sofferenza e dall’impegno quotidiano nella preghiera per la nostra Chiesa». Nato a Brignano (Bergamo) il 18-5-1931, diplomato in Scienze sociali, è stato ordinato prete il 27 giugno 1954. È stato curato a Sesto Cremonese (1955-1956), Romanengo (1956-1957), Cremona nella parrocchia di S. Abbondio (1957-1965), Calcio (dal 9 aprile 1965 al 28 ottobre 1969) e Fornovo (1969 – 1974). Nell’autunno del ’74 l’ingresso ad Isengo, nel Soncinese, come parroco. Quattro anni dopo il trasferimento a Fiesco, sempre come parroco. Dal 1° febbraio 1999 al 31 gennaio 2010 ha assunto l’incarico di sacerdote cooperatore al santuario di S: Maria del Fonte di Caravaggio, dove ha poi continuato a risiedere svolgendo ancora il proprio ministero. Dal 1° novembre 2017 risiedeva alla casa di riposo di Vailate.