1 settimana tempo ordinario
Aforisma del girono di Nicolàs Gòmez Dàvila
Dopo aver screditato la virtù, questo secolo è riuscito a screditare anche i vizi.
Preghiera del giorno
Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Marco 2,18-22
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Riflessione del giorno di G. Bernanos: Dal “Diario di un curato di campagna
Un popolo di cristiani non è un’accozzaglia di madonnine infilzate. La Chiesa ha nervi saldi: non la spaventa il peccato, al contrario. Lo guarda in faccia, tranquilla, e anzi, imitando Nostro Signore, lo prende su di sé, lo assume.
Quando un bravo operaio lavora come si deve sei giorni alla settimana, si può abbonargliela una sbronza il sabato sera. Guarda, ti do una definizione a rovescio di popolo cristiano. L’opposto di un popolo cristiano è un popolo triste, un popolo di vecchi.
Per quale ragione gli anni della prima infanzia ci sembrano tanto dolci, splendenti? … Un bambino soffre come chiunque altro e in fin dei conti è del tutto disarmato contro il dolore, la malattia. L’infanzia e vecchiaia estrema dovrebbero essere le due grandi prove dell’uomo.
Ma è dal sentimento della propria debolezza che il bambino ricava umilmente il principio stesso della sua gioia. Confida nella madre, capisci? Presente, passato, futuro – tutta la sua vita, la vita intera è racchiusa in uno sguardo, e questo sguardo è un sorriso.
Ebbene, ragazzo mio, se avessero dato mano libera a noialtri la Chiesa avrebbe trasmesso agli uomini questo genere di suprema sicurezza. Ma bada che ognuno di noi avrebbe sempre avuto la sua reazione di guai.
Fame e sete, povertà e invidia, non saremo mai così forti da metter nel sacco il diavolo, figurati. Però l’uomo avrebbe saputo di essere il figlio di Dio, ecco il miracolo!
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per l’anima di Diego, a lungo ospite del Patronato, morto improvvisamente due giorni fa.
Don’t Forget! Personaggi famosi e Veri cristiani
Enrico medi Fisico e politico italiano 1911-1974
Fede e ragione sono due ali con le quali lo spirito umano si innalza alla contemplazione della verità» Enrico Medi
26 aprile 1911: Enrico Medi nasce a porto Recanati da Arturo e Maria Luisa Mei. Dal 1914 trascorre la sua infanzia a Belvedere Ostrense con la famiglia e frequenta le elementari. Di grande importanza è l’educazione cristiana che riceve dai nonni e dai genitori.
Il suo incontro con l’Eucarestia avviene il 20-10-1920 quando riceve la Prima Comunione da Don Mancinelli. Nel 1920, per motivi di lavoro, la famiglia si trasferisce a Roma, dove Enrico frequenta prima il collegio dei Padri Marianisti e poi il liceo classico “Istituto Massimo dei Gesuiti” dove si diploma e diviene primo presidente della “Lega Missionaria Studenti”, da lui fondata.
Precoce e brillante negli studi, a 16 anni inizia l’università e nel 1932 consegue la laurea – a 21 anni – in Fisica, con Enrico Fermi, presentando un lavoro di tesi sul neutrone. Nel 1942 vince la cattedra di fisica sperimentale all’Università di Palermo.
Tra i suoi lavori si ricordano le prime esperienze con il radar e l’ipotesi di fasce di Van Allen, entrambi stroncati dal regime fascista, ma confermati da studiosi stranieri. La sua carriera si ferma durante la seconda guerra mondiale poiché, per motivi di sicurezza, nel 1943 torna a Belvedere dove si adopera per alleviare le sofferenze causate dalla guerra alla popolazione.
Singolare è l’episodio di due condannati alla fucilazione: saputene, si reca al comando di Jesi e offre la sua vita in cambio di quella dei due che, infine, sono risparmiati. Al termine del conflitto, nel 1946, è eletto dall’Assemblea Costituente per la DC e nel 1948 confermato Deputato al Parlamento per la prima legislatura della Repubblica.
Nello stesso anno consegue la laurea in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Tornato a Palermo, avvia il “Censimento della sofferenza”, per conoscere direttamente, recandosi nelle case dei più umili, la condizione dei poveri. Riguardo ai bambini mutilati di guerra e agli orfani, interviene in Parlamento e richiama l’attenzione dei parlamentari alla necessità di dover “risollevare” un popolo sia dal punto di vista morale, sia fisico. Nel 1949 è Presidente dell’istituto Nazionale di Geofisica e realizza una rete di Osservatori Geofisici in tutta Italia.
Nel 1952 è chiamato alla Cattedra di Fisica Terrestre all’Università di Roma. Nel 1953 rinuncia alla politica per dedicarsi alla scienza e all’apostolato. Egli, infatti, oltre a essere un genio della scienza, aveva spiccate doti di scrittore e di oratore che attirava folle di ascoltatori e seguaci. In questi anni intuito il valore divulgativo della televisione, inizia presso la RAI-TV corsi di fisica sperimentale che risultano molto seguiti.
Nel 1958 è nominato Vice Presidente dell’EURATOM e organizza centri per la ricerca scientifica nei Paesi della Comunità, tra cui ISPRA (Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale). Sotto la sua direzione viene varata la legge per la protezione delle radiazioni nucleari ma, nel 1965, si dimette per gravi motivi di coscienza. Nel 1966 Costituisce la COMING, società di progettazione industriale.
È nominato dalla Santa Sede “membro della Consulta dei Laici per lo Stato della Città del Vaticano” e il 20 luglio 1969 commenta la diretta dello sbarco sulla Luna, con Tito Stagno. Richiamato alla politica da papa Paolo VI nel 1971 è il primo degli eletti al Consiglio Comunale di Roma, con 75.000 voti, ma rinuncia a causa di compromessi che da cattolico non avrebbe potuto accettare. Nel 1972 è eletto Deputato al Parlamento. Il 26 maggio 1974, dopo una lunga malattia, muore a Roma e viene sepolto nella tomba di famiglia a Belvedere Ostrense.