Riflessione del giorno

Lunedì 20 gennaio 2025

By Patronato S. Vincenzo

January 20, 2025

 

II Settimana Tempo Ordinario

 

Avvenne il 20 gennaio…

1320 – Ladislao I, dopo aver unificato il paese, viene incoronato re di Polonia.

1842 – La Cina, con il trattato di Nanchino, cede Hong Kong al Regno Unito.

1892 – Si tiene la prima partita ufficiale di pallacanestro.

1921 – Il parlamento turco ratifica la nuova costituzione.

1936 – Edoardo VIII diventa re del Regno Unito.

1945 – Franklin Delano Roosevelt viene eletto presidente degli Stati Uniti per la quarta volta. È l’unico a ricoprire tale carica per più di due mandati.

 

Aforisma dal libro del Siracide cap. 2

“Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione”.

 

Preghiera

Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.

Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!»

 

Riflessione Commento al Vangelo

La richiesta di ospitalità al Patronato è continua e assillante, ma il giorno di Natale a due non abbiamo potuto dire di no. Il primo è stato un pappagallino giallo che un ospite ha trovato su un muretto, così tremante e intirizzito, da farsi catturare senza problemi: ci si è mobilitati per procurargli gabbietta, cibo e acqua e ora “Natalino” (così è stato chiamato) è protetto e ben nutrito nella guardiola della portineria.

L’altro è un giovane africano che si è presentato anche lui a Natale alla Messa in inglese per gli stranieri: “Vivo per strada da molti mesi, ma adesso fa troppo freddo e vi supplico di aiutarmi”. Con la ristrutturazione in atto e la capienza ridotta si sono fatti miracoli per non mandar fuori nessuno, ma per lui qualcosa bisogna pur fare. “Come ti chiami?”. “Mosè, quello che ha diviso le acque” risponde.

Il nome mi dà un’idea: “Vieni domani che parliamo con gli educatori”. Il giorno dopo ai collaboratori faccio presente che nella nostra struttura abbiamo accolto persone con nomi di patriarchi biblici (Adam, Abraham, Isaac, Jacob, Joseph ecc.) di profeti (Jeremiah, Daniel, Malachi, Amos ecc.) ma nessuno che si chiami Mosè e noi di un liberatore che divide le acque abbiamo estremo bisogno.

Ridono e il sì arriva senza storie. Ora Moses è contento…Solo che la sua storia è così complicata che temiamo che lui non sia il Mosè che divide le acque, ma il Mosè che la terra promessa la vede solo dalla cima del monte Nebo, ma senza arrivarci mai.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché sappiamo seguire l’indicazione di Maria: “Qualsiasi cosa vi dica Gesù, fatela”.

 

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