Riflessione del giorno

lunedì 24 agosto ’15

By Patronato S. Vincenzo

August 23, 2015

 

Iniziamo la giornata pregando

O Padre, fonte di sapienza, che nell’umile testimonianza dell’apostolo Pietro hai posto il fondamento della nostra fede, dona a tutti gli uomini la luce del tuo Spirito, perché riconoscendo in Gesù di Nazareth il Figlio del Dio vivente, diventino pietre vive per l’edificazione della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo…”.

La Parola di Dio del giorno Mt 16,31-20

Filippo incontrò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth». Natanaele esclamò: «Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».

Riflessione Per Il Giorno (Vittorio Messori)

Vi furono reazioni di incredulità se non di esplicito rifiuto nel 2011, quando il sociologo Massimo Introvigne, in un convegno internazionale a Budapest organizzato della Comunità Europea, ricordò che ogni anno, erano oltre 100.000 i cristiani di ogni confessione uccisi nel mondo per la loro fede. Introvigne parlava come rappresentante italiano dell’Osce e come esperto tra i più autorevoli, in quanto fondatore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, autore di molti studi scientifici. A chi lo contestava, Introvigne replicò col consueto scrupolo accademico, indicando le fonti inoppugnabili da cui risultava che, se la cifra era sbagliata, era perché in difetto. Al termine della confutazione di coloro che respingevano le sue cifre osservava: “In queste reazioni di rifiuto c’è già di per sé una lezione: si sottovaluta talmente il problema dei cristiani perseguitati che i numeri –quando sono esattamente citati, in tutto il loro orrore– a molti europei ed americani sembrano incredibili”.

Intenzione del giorno

Preghiamo per il Papa Francesco e per il suo difficile ministero nella Chiesa e nel mondo