Riflessione del giorno

lunedì 24 dicembre ’18

By Patronato S. Vincenzo

December 23, 2018

 

9° giorno della novena Vigilia di Natale:

“Domani sarà sconfitto il male della terra e regnerà su noi il Salvatore del mondo”.

 

Iniziamo la Giornata Pregando

O Dio, che ci hai radunato a celebrare in devota letizia la nascita del tuo Figlio, concedi a noi e a tutta la tua Chiesa di conoscere con la fede la profondità del tuo mistero, e di viverlo con amore intenso e generoso, per Cristo nostro Signore. Amen

 

SHARBEL MAKHLOUF

Nato nel 1828 in Libano, rimasto orfano di padre, ben presto manifestò la vocazione alla vita monastica eremitica: ordinato sacerdote nel 1859 si ritirò in un piccolo romitorio dove visse per 23 anni dedicandosi alla preghiera e al lavoro. Colpito da emiplegia nel 1898 morì dopo pochi giorni: era la vigilia di Natale. La tomba divenne meta di incessante pellegrinaggio: nel 1950 giungevano fino a 15.000 fedeli al giorno.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 1,26-38)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quand’era governatore della Siria Quirinio. Andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bimbo avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».

 

Riflessione del giorno (Dietrich Bonhoeffer)

Dio nella piccolezza. E’ questa la parola rivoluzionaria, appassionata dell’Avvento: ecco Maria, la moglie del carpentiere sconosciuta, insignificante agli occhi degli uomini…nella sua insignificanza, nella sua piccolezza agli occhi degli uomini, viene fatta oggetto dello sguardo e dell’elezione di Dio, per essere madre del salvatore del mondo. Non in virtù di qualche suo pregio umano, né per il suo pur grande timore di Dio; non a motivo della sua umiltà e neppure di una qualsivoglia sua virtù, ma solo ed esclusivamente perché la condiscendente volontà di Dio ama, elegge e fa grande ciò che è basso, insignificante e piccolo. Maria, la donna austera e timorata di Dio, che vive nell’antico testamento e spera nel suo redentore, l’umile donna di un operaio, la madre di Dio! Dio non si vergogna della piccolezza dell’uomo, vi si coinvolge totalmente: sceglie un essere umano, lo fa suo strumento e compie il suo miracolo là dove meno lo si attende. Dio è vicino a ciò che è piccolo, ama ciò che è perduto, ciò che è insignificante, reietto, ciò che è debole, spezzato. Quando giungiamo, nella nostra vita, al punto di vergognarci dinanzi a noi stessi e dinanzi a Dio, quando arriviamo a pensare che è Dio stesso a vergognarsi di noi, quando sentiamo Dio lontano come mai nella nostra vita, ebbene, proprio allora Dio ci è vicino come mai; allora vuole irrompere nella nostra vita, allora ci fa percepire in modo tangibile il suo farsi vicino, così che possiamo comprendere il miracolo del suo amore, della sua prossimità, della sua grazia.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti gli ospiti delle case del Patronato, giovani e adulti, italiani e stranieri.