Riflessione del giorno

lunedì 25 settembre ’17

By Patronato S. Vincenzo

September 24, 2017

 

 

l’immagine è una fotografia di Edward-Burtynsky

 

Proverbio del giorno (proverbio giapponese)

Alla prima coppa, l’uomo beve il vino; alla seconda, il vino beve il vino; alla terza, il vino beve l’uomo.

 

Iniziamo la Giornata Pregando (don Primo Mazzolari)

Cristo, so di essere amato per la mia povertà e sento il bisogno di amare per ciò mi viene ogni giorno perdonato. Credo nel dono della libertà, che illumina ma non costringe. So di portare dentro la presenza, il fermento di una speranza che va al di là della brevità della nostra giornata. Sento che la vita è un dovere, è un costo, è un impegno, la vita bisogna guadagnarsela. Aiutami a mettere un attimo di silenzio e raccoglimento nella mia giornata: un po’ di coraggio per rimanere fedele all’impegno quotidiano e alimentare la lampada della speranza, senza la quale non è possibile vivere. Amen

 

Sergio di Radonezh (1322-1392)

fu il più grande leader spirituale e riformatore monastico della Russia medievale e insieme a Serafino di Sarov è il più venerato fra i santi russi. Di famiglia contadina, a vent’anni inizia un’esperienza di eremitaggio insieme al fratello Stefano nella vicina foresta: presto altri si uniscono a loro e nasce così il monastero della SS. Trinità (Troice Lavra) importante centro di spiritualità russo meta di pellegrinaggi del mondo ortodosso.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Luca 8,16-18)

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere». 

 

Riflessione Per Il Giorno (Card. Ratzinger)

Albert Camus ha detto: «Je n’aime pas le prêtres anticléricaux» (non amo i preti anticlericali); proprio lui, l’anticlericale. Lui voleva uomini integrali. Non voleva chi, per così dire, minimizza ciò che gli è proprio e dice all’altro: “Non prenderlo troppo sul serio, anch’io non lo faccio. Appartengo anch’io a questo mondo di oggi”. Cercava l’uomo integrale, chi è “sé” stesso e chi è fedele a ciò che è. Questo è ciò che ci chiede non solo il Vangelo, ma anche questo tempo che cerca alternative. Tutti abbiamo un po’ civettato con questo “prêtre anticlérical”, abbiamo giocato con la figura del prete anticlericale. Il sacerdote deve avere il coraggio di essere tale, di essere fedele all’alternativa che egli rappresenta e di testimoniarla. Chi vuole usare dell’io di Gesù Cristo, deve credere. E chi crede, prega. E chi prega, testimonia. E chi testimonia, vive di ciò che testimonia. Per questo Papa Giovanni Paolo II dice: siate pastori, non stipendiati. Non come quelli che calcolano quante ore restano per sé e per le proprie occupazioni private. Questo lo fanno quelli per i quali il lavoro sta accanto alla loro vita. Ma l’essere sacerdoti non è qualcosa che dobbiamo costruire accanto alla nostra vita come fosse nostro possesso, è la nostra stessa vita. E non c’è compito più grande che essere testimone dell’amore di Gesù Cristo.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per i sacerdoti perché siano fedeli testimoni di Gesù Cristo.

 

DON’T FORGET! IL PREGIUDIZIO ANTICATTOLICO

Da tempo, nelle stazioni di servizio “Autogrill”, la maggior parte (per non dire la totalità) dei libri “religiosi” negli scaffali sono di questo tenore: 1) “La santa casta della Chiesa – 2000 anni di intrighi, delitti, lussuria, inganni e mercimonio tra papi, vescovi, sacerdoti, cardinali” C. Rendina 2) “Vaticano S.p.a. – Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa” – Gianluigi Nuzzi. 3) “Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere” – Tim C. Leedom e Maria Murdy. 4) “Il vangelo che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere” – Tim Newton 5) “Disputa su Dio e dintorni” di Augias e Mancuso ecc. Insomma quasi tutti titoli anticattolici e faziosi a senso unico. I dirigenti autogrill dicono che i loro titoli rispecchiano le “classifiche ufficiali” di vendita. Peccato che non esistano classifiche “ufficiali” di vendita e quelle esistenti siano falsate da metodi discutibili: ad es. escludono le librerie cattoliche. Perché facciano questo rimane un mistero…sarebbe interessante capirci di più, ma dubitiamo che da certi ambienti e dagli interessati della società Autogrill possano arrivare risposte oneste, vista la disonestà dell’operazione commerciale in atto.