nell’immagine un dipinto di Ambrosius Brueghel
XVII Settimana Tempo Ordinario
Proverbio del giorno Le grandi anime hanno volontà; le deboli solo desideri. (Cina)
Iniziamo la giornata Pregando
Grande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo. Aspetto da te la salvezza, Signore, e obbedisco ai tuoi comandi. Io custodisco i tuoi insegnamenti e li amo sopra ogni cosa. Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie.
Oggi si ricorda S. Pantaleone nato nella seconda metà del III sec a Nicomedia, odierna Turchia. Diventerà medico e sarà perseguitato dall’imperatore di Costantinopoli Galerio per la sua adesione alla fede cristiana. Fu condannato a morte nel 305. È il patrono di medici.
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Mt 13,31-35
Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Riflessione Per Il Giorno
Il moralista francese del ‘600 La Bruyère osserva: «Per l’uomo ci sono solo tre avvenimenti: nascere, vivere, morire. Non si accorge di nascere; soffre a morire e si dimentica di vivere». È facile dimenticarsi di vivere perché la vita è fulminea, nonostante l’apparente lentezza del suo scorrere. È quello che ci ricorda lo scrittore siciliano, Gesualdo Bufalino (1920-1996), nei suoi Pensieri a perdere. Brillante è l’immagine della «chiusura lampo»: con una mossa rapida si apre e si chiude. Ad aprirla, nella metafora della vita, è la nascita che ci depone nella luce del sole. A chiuderla con uno scatto repentino è la morte. In quel lungo istante che è l’esistenza si cela la nostra storia. Non c’è tempo per divagare e disperdersi in cose secondarie: anche se i giorni, i mesi e gli anni sembrano tanti e lenti a scorrere, in realtà sono veloci e repentini e alla fine ci si ritrova a mani vuote. Forse ci sono rimasti in mente i versi di Petrarca: «La vita fugge e non s’arresta un’ora / e la morte vien dietro a gran giornate». Raccogliamo, allora, più che possiamo l’irradiarsi di quella luce: «Chi fa la verità – diceva Gesù – viene verso la luce e così appare che le sue opere sono fatte in Dio. Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce» (Gv 3,21; 11,9).
Intenzione del giorno
Preghiamo per la società civile, perché il progresso economico e scientifico non trascuri la ricerca e la promozione dei valori morali e spirituali
Le comunità di Caprino e Cisano piangono la scomparsa improvvisa del medico di famiglia Mario Giovita, 65 anni, che avrebbe compiuto 66anni il prossimo 27 aprile. Era stato ricoverato meno di una settimana fa all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per le sue condizioni di salute che si erano aggravate, con grande apprensione dei suoi familiari, con la morte che è avvenuta nella mattinata del 17/3, per le complicanze dovute al Covid-19 La notizia della morte ha provocato grande cordoglio tra tutte persone che lo conoscevano come medico, sempre disponibile e vicino ai suoi numerosi assistiti. Un legame che andava al di là del semplice rapporto tra il medico e il mutuato: il dottore era sempre pronto a dare consigli preziosi e indicazioni per accompagnare il percorso della salute del paziente. Il dott. Giovita svolgeva la sua professione da oltre trent’anni negli ambulatori sia di Caprino, sia di Cisano. E a Caprino risiedeva in un appartamento nella zona bassa del paese. Era originario della Sicilia e aveva conseguito la laurea in medicina e chirurgia presso l’Università di Catania il 2 aprile del 1982, con la successiva specializzazione per la cura delle malattie infettive. Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio e di stima sui social da parte della gente dei due paesi. Il cordoglio della comunità di Caprino è stato espresso dal sindaco Davide Poletti: «Raggiunto dalla tragica notizia, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza porgo le più sentite condoglianze alla famiglia del dottore. L’amministrazione comunale esprime la massima gratitudine per il suo servizio svolto ai caprinesi e ai cisanesi». Cordoglio anche da parte del primo cittadino di Cisano Andrea Previtali: «Dispiace tanto la scomparsa del dottore Giovita, un medico sempre vicino ai suoi mutuati sino a pochi giorni fa. Se n’è andato all’improvviso lasciando un grande vuoto nelle nostre comunità». Il dottor Giovita lascia la moglie Anna e i figli Sergio, Lorenzo e Diego.